Presentazione del libro _Morti in una città silente. La strage dell'8 marzo 2020 nel carcere di Sant'Anna di Modena_ edito da Sensisbili alle Foglie, assieme all'autrice Sara Manzoli e con Alice Miglioli
C’è un’isola che stato il primo posto ad abolire la schiavitù nel mondo grazie all’insurrezione degli schiavi. Un' isola che ha sconfitto le truppe napoleoniche stanziate nelle colonie, ma ha dovuto comprare la sua emancipazione con tanti soldi e ora è uno dei paesi più poveri al mondo. C’è un’isola dove musica e politica molto spesso sono intrecciate. Un isola devastata da uragani e terremoti come quello del 2010 il secondo terremoto più distruttivo della storia dell'uomo.
Parliamo con Francesco di Torino del provvedimento di Divieto di Dimora scattato la mattina del 25 maggio per 12 compagn*, a causa di una contestazione della ditta
Che Bologna in pentola: Storie di ordinaria repressione nella città bolognese. 4 interviste a quattro realtà che nell'ultimo periodo si sono mosse per ragioni diverse ma con uno strumento comune come: l'occupazione. Si son trovate però una amministrazione sorda e repressiva. Le realtà sentite sono in ordine: eat the rich, social log, hobo e aula C.
Stralcio di intervista fatta da terre nuove edizioni, dove Giorgio Antonucci parla del pensiero e la psichiatria. Lettura della poesia "Limbo intriso" tratta dal documentario "Code di lucertola" di Valentina Giovanardi
Riprendiamo la questione migrazione con l'avvocato Rosa: Qual'è una buona pratica che un migrante potrebbe seguire per esser sicuro che al momento della richiesta del rinnovo del permesso di soggiorno per motivi lavorativi questo abbia tutte le carte in regola? E se il lavoratore scoprisse che il datore di lavoro non versa i contributi? Esistono sportelli che forniscono assistenza legale ai quali chiedere informazioni e che abbiano un ambiente migliore di quello della questura? Possiamo spiegare perché abbiamo definito la questura di Bologna come un luogo non disponibile o facile da affrontare per un migrante che debba svolgere pratiche per rinnovare il suo permesso di soggiorno?
Parliamo insieme a Paola Schipani volontaria del carcere di Arghillà di Reggio Calabria: Cos'è la vostra associazione e perché si occupa di carcere? Quale sono le attività che mettete in atto e promuovete all'interno del carcere? Quali sono i progetti? Dove prendete i libri? Avete una biblioteca? Com'è la situazione all'interno del carcere? Per l'invio dei libri, con dedica, scrivere a: Comunità di vita cristiana - Via Cimino 4 89125 - Reggio Calabria
Lettura di estratti di una lettera comunicato dal carcere di spoleto firmata da 70 detenuti e della lettera di Maurizio Alfieri sempre dal carcere di Spoleto. Notiziario: CIE, Bari: picchiato un immigrato albanese residente in Italia da 15 anni per essersi opposto alla deportazione. Le urla vengono sentite dalle altre persone in cella che accatastano e li incendiano e dalla mattina seguente incominciano uno sciopero della fame - MOS MAIORUM: L'operazione si è svolta dal 13 al 26 Ottobre, si trattava di un rastrellamento di migranti ordito a livello europeo per arrestare, controllare, raccogliere informazioni su centinaia di persone in rafforzamento delle politiche anti-immigrazione - MESSICO: Annunciata mediante comunicato la fine dello sciopero della fame dei compagni Abraham Cortes Ávila, Fernando Bárcenas, Carlos López, Mario Gonzales - CILE,Rancagua: Giovedì 16 ottobre, 25 secondini sono stati rinviati a giudizio per il reato di tortura dopo aver malmenato 57 detenuti del carcere di alta sicurezza. Il caso è venuto alla luce dopo che un video riprendeva la scena. - SUICIDI: Dal 16 al 20 ottobre 4 detenuti si sono tolti la vita nei carceri italiani, 114 morti in carcere di cui 36 per suicidio dall'inizio del 2014. - Sono 3752 gli anziani detenuti ancora in carcere perché ritenuti pericolosi. - MODENA: Come ciclicamente in altri luoghi di detenzione, torna di nuovo l'allarme tubercolosi - GIUSTIZIA: Congelato alla camera la proposta di legge che dovrebbe cancellare per i reati associativi l'ergastolo ostativo che impedisce di accedere a qualsiasi pena alternativa e che nega ogni beneficio penitenziario. - EVENTI: 5 Novembre presentazione a Modo Infoshock del libro "Andarsene dal carcere"scritto da Don Max Burgin, Giovanni Lentini, Michele Pontolillo, Vanessa Bevitori
Chiachierata con un detenuto della Dozza in permesso e un sacerdote che ci lavora: D:Come hai ottenuto il permesso? Quali sono i criteri che la commissione adotta per dare parere positivo ad un permesso? Per quale ragione il potere si struttura in senso verticale creando un meccanismo di sudditanza? - S:Come vive una figura esterna questo rapporto gerarchico e militirizzazione? - D:Qual'è il percorso per uscire dal penitenziario con dignità? (D:detenuto, S:sacerdote)
BARI: Il 29 maggio Alessandro Simone di 28 anni si impicca nella sua cella. Era in attesa di giudizio - ANCONA, Monte Acuto: Bilancio di un tentato suicidio e un suicidio il 29 maggio - GIARRE: Daniele Sparti di 32 anni, malato e sottoposto da tempo ad ossigeno terapia, muore il 25 Aprile. Secondo le prime ricostruzioni, l'ossigeno sarebbe finito nella nottata senza che nessuno se ne accorgesse - ORISTANO, Massama: Il nuovo carcere è già sovraffollato, i detenuti da una settimana protestano con battiture - AGRIGENTO, Sciacca: Manca l'acqua alla casa circondariale, i detenuti si organizzano per fare battiture per protestare contro le condizioni igieniche sanitarie in cui sono lasciati vivere - ALBA: E' stato trasferito qui il detenuto di 50 anni che si era arrampicato al terzo piano del carcere di Ivrea minacciando di buttarsi giù per cercare di convincere il magistrato di sorveglianza di concedergli un avvicinamento ad un carcere in vicinanza dei suoi genitori - BUSTO ARSIZIO: In costruzione 100 celle in più per ampliare il carcere già esistente - NICOSIA: In procinto di chiudere, rimangono solo una decina di detenuti in regime di art.21 considerata a bassa pericolosità che potendo uscire dal carcere vengono utilizzati da facchini. Gli altri detenuti sono stati ammassati nei carceri limitrofi - RAGUSA: 2 casi di scabbia - CASA: Vincenzo Varesano di 76 anni con diversi problemi di salute non potrà scontare i domiciliari perché non ha una casa - VERONA: Donna ai domiciliari tenta di tagliare il braccialetto elettronico e viene nuovamente arrestata - ISRAELE: Ricoverati 40 detenuti palestinesi in sciopero della fame da oltre 1 mese per protestare contro la detenzione amministrativa - EGITTO: 20000 detenuti in sciopero della fame per protestare contro i maltrattamenti e le condizioni di vita inumane, tra loro anche innumerevoli attivisti politici nonostante il governo neghi la loro presenza - SPAGNA, Coruña: Il tribunale invita Pepita Seoane a presentarsi all'udienza preliminare perché accusata di apologia del terrorismo. Pepita è madre del detenuto politico Paco Cela e degli ex detenuti Susa e Carlos è accusata di aver giustificato le azioni del gruppo Grapo - TORINO: Andrea di 27 anni, ora fuori pericolo, è stato accoltellato nella metropolitana dopo esser stato aggredito da un gruppo di 6 fascisti. La DIGOS cerca di ridimensionare la cosa come una bravata di una baby gang - PIEMONTE: 3 giugno, perquisizioni in 25 abitazioni ai danni di anarchici comandate dai PM Pedrotta e Rinaudo, tra questi anche l'Asilo e l'occupazione abitativa di via Lanino. Notificate anche misure cautelari: 11 in carcere, 6 ai domiciliari, 4 obblighi di dimora, 4 divieto di dimora, 4 obblighi di firma - APPUNTAMENTI: TORINO:Venerdì 6 Giugno h.18 all'Asilo occupato per organizzare le iniziative di solidarietà con gli e le arrestate e gli indagati - Sabato 7 Giugno h.18.30 al capolinea del 3, presidio solidale sotto al carcere delle Villette - BOLOGNA: Sabato 7 Giugno all'Iqbal Masih alle 18 in via dei lapidari 13L presentazione di Olga "E' ora di liberarsi delle galere" a seguire cena vegan e concerto
MONTACUTO DI ANCONA: nel carcere un detenuto si è suicidato impiccandosi, e lo stesso giorno un altro detenuto ha tentato il suicidio ingerendo varechina e lamette da barba. - COMO: un detenuto ha ingerito corpi estranei e ha poi tentato di gettarsi da una finestra alta 10 metri dopo essere stato trasportato in ospedale. - SUICIDI: tra il 22 e il 23 maggio ci sono stati tre tentativi di suicidio uno nel carcere di Taranto, uno in quello di Foggia e uno a Castrogno di Teramo. Un ragazzo ha tentato il suicidio nel carcere di Enna e un altro nel centro diagnostico di Cagliari. Un detenuto ha cercato di suicidarsi nel carcere di Lecce e un altro in quello di Bari. nel carcere di Sollicciano una detenuta ha appiccato un incendio con il materasso e i suppellettili della sua cella. Nel carcere di Buoncammino un detenuto ha tentato di appiccare un incendio e alcuni giorni dopo ha allagato la sua cella. Sempre a Buoncammino un detenuto si è ferito ripetutamente con una lametta. - RIMINI: lunedì 19 maggio di sera una dozzina di detenuti ha protestato contro il cibo immangiabile ingerendo pile e lamette e nei giorni successivi altri detenuti hanno protestato contro le misure detentive auto-lesionandosi tutto il corpo. - BOLOGNA: due detenuti si sono auto-lesionati per protesta. - TERNI: protestano i detenuti dell'alta sicurezza per la mancanza di acqua calda opponendosi ai poliziotti quando chiudono le celle, rifiutando il passeggio e con battiture di mezz'ora all'orario dei pasti. - COSENZA: Vincenzo Sapia, soffriva di depressione ed era in cura ma è morto sabato 24 maggio dopo una colluttazione con dei carabinieri. La procura ha aperto un'inchiesta mentre la famiglia ha definito assassini i carabinieri. - POGGIO REALE: un detenuto racconta cosa sono le celle zero. celle liscie con solo una branda per dormire in cui i detenuti per punizione vengono portati, lasciati dormire nudi, svegliati di soprassalto, costretti a pulire la stanza sotto lo sguardo di un secondino che brandisce una mazza coperta di spugna per picchiare senza lasciare segni. Lui vi fu portato per una banalità dopo esser stato prelevato da una squadretta e schiaffeggiato fino ad avere un timpano perforato. - BARI: il tribunale brucia le tappe e istituisce un ufficio ad hoc per valutare le domande di messa alla prova come alternativa alla detenzione secondo la legge 67 del 2014. - GIUSEPPE UVA: nuovo inizio per l'inchiesta grazie ad una operatrice socio sanitaria dell'ospedale testimone la notte dell'arresto e della morte del giovane varesino. I capi di imputazione per due carabinieri e sei poliziotti sono omicidio preterintenzionale, abuso dei mezzi detentivi, arresto illegale e abbandono di incapace. - MASSA: richiesta di rinvio a giudizio per i 22 indagati dell'"appaltopoli" del carcere, indagine che ha portato gia a diverse condanne. Confermata dalla cassazione la condanna a due anni e sei mesi per Giuseppe Comparrone, ex direttore del carcere di Genova Ponte Decimo accusato di concussione e falso ideologico e di aver ricevuto favori sessuali da una giovane detenuta marocchina in cambio all'ammissione al lavoro esterno. - UNIONE EUROPEA: è scaduto ieri il tempo che la UE aveva concesso all'Italia per affrontare l'emergenza carceri. c'è ancora un tasso di sovraffollamento del 134,6% - TORINO: vi raccontiamo la storia di Emme. Dopo una settimana di proteste, portata avanti tramite battitura all'orario dei pasti, sotto pressione della direzione le detenute si arrendono e terminano lo sciopero, ma non Emme che da sola continua. Viene prelevata e picchiata, portata di forza nella cella di isolamento, non riuscendoci viene ammanettata e ordinato il suo trasferimento al carcere di provenienza, Vercelli
Parliamo con Erri De Luca dei movimenti del 1970 che hanno scosso il bel paese e il mondo: Ci puoi descrivere il contesto politico e sociali di quegli anni? Perché quel movimento è tramontato? Perché lo stato italiano non vuole mettere la parola fine a quella stagione che sembra compiuta? Perché nel discorso ufficiale quel periodo storico viene ridotto a guerra senza senso dichiarata da un piccolo gruppo di sanguinari? La storia è raccontata solo dai vinti, e dai perdenti? Che messaggio ti senti di mandare alle nuove generazioni?
Breve introduzione all'hackmeeting e discussione sull'argomento bitcoin. Argomento che verrà trattato più approfonditamente nel warmup che si svolgerà il 4 giugno a Bologna alla biblioteca Ruffili al vicolo bolognetti
Due spiegazioni su come la trasmissione viene realizzata per far cosa e in quale contesto. Dando appuntamento alla prossima puntata e all'hackmeeting di Bologna.
Trasmissione sperimentale sul hackmeeting 2014 che si farà a Bologna il 27-28-29 Giugno ad xm24 e sugli eventi precedenti chiamati warmup - In questa puntata: introduzione al hackmeeting 2014, Bitcoin, democrazia in rete e di alcuni progetti e warmup da quel di napoli organizzati dal mshacklab
A partire dal warmup in cui si presenterà il libro del collettivo ippolita "La rete è democratica. Falso!" che si terrà il 12 giugno a Bologna al Modo Infoshop di via mascarella si discute dei risvolti fortemente non democratici a cui la rete internet sta velocemente tendendo
Buone pratiche e software libero per la digitalizzazione di testi cartacei e la pubblicazione nel web, con dimostrazione d’uso del diybookscanner e del software spreads. Introduzione con presentazione dell’Archivio Grafton9, un repository di digitalizzazioni di libri, riviste e fanzine del circuito delle autoproduzioni dei centri sociali e delle controculture di fine anni 90.
Buone pratiche e software libero per la digitalizzazione di testi cartacei e la pubblicazione nel web, con dimostrazione d’uso del diybookscanner e del software spreads. Introduzione con presentazione dell’Archivio Grafton9, un repository di digitalizzazioni di libri, riviste e fanzine del circuito delle autoproduzioni dei centri sociali e delle controculture di fine anni 90.
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Buone pratiche e software libero per la digitalizzazione di testi cartacei e la pubblicazione nel web, con dimostrazione d’uso del diybookscanner e del software spreads. Introduzione con presentazione dell’Archivio Grafton9, un repository di digitalizzazioni di libri, riviste e fanzine del circuito delle autoproduzioni dei centri sociali e delle controculture di fine anni 90.
Buone pratiche e software libero per la digitalizzazione di testi cartacei e la pubblicazione nel web, con dimostrazione d’uso del diybookscanner e del software spreads. Introduzione con presentazione dell’Archivio Grafton9, un repository di digitalizzazioni di libri, riviste e fanzine del circuito delle autoproduzioni dei centri sociali e delle controculture di fine anni 90.
Recensione di Ricci Limoni e caffettiere: Piccoli stratagemmi di una vita ristretta scritto da alcune recluse nel carcere di Rebibbia e distribuito regolarmente in libreria.
Parliamo di OPG con Giuseppe Bucalo presidente dell'associazione Penelope nonchè scrittore di alcuni libri sul tema antipsichiatria: Come nasce l'antipsichiatria? Come si concretizza? E' possibile curare/riabilitare con gli OPG? La sua esperienza nella "casa di rifugio d'eccezione"?
Intervista alla associazione progrè: Come nasce, quando e cosa vi ha spinto a parlare di questi temi? Quali sono stati i riscontri dei dibattiti e degli interventi che avete fatto per il progetto "fine pena mai"? C'è stato qualcosa che vi ha colpito particolarmente trattando questo tema? Avete in cantiere qualche altra iniziativa? Quali sono i vostri canali di comunicazione?
Pillole di salute: Il digiuno, parte prima.Può capitare che il detenuto debba usare il proprio corpo come strumento di lotta, ma lo sciopero della fame se condotto rispettando alcuni criteri può avere anche un valore terapeutico di depurazione ecco quindi alcuni suggerimenti per renderlo più efficace in tutti i suoi aspetti e meno pericoloso a se stessi.
Rubrica sulla repressione: Descrizione della lotta NOTAV ed intervista ad Alberto Perino risponde ad alcune domande: Perché NOTAV? Com'è la situazione ora in Val di Susa, quali sono le cose stanno facendo o vogliono fare? Parlaci della campagna del 22 Febbraio
FOGGIA: Muore in infermeria a 58 anni Salvatore Di Ceglie - VILLA ANDREINO: muore un 27enne per aver inalato il gas delle bombole per stufette in dotazione - GENOVA: un altro 27enne dopo aver tentato di dar fuoco il 26 dicembre alla sua cella ha tentato il suicidio nella stessa sezione di alta sorveglianza - IVREA: si impicca un 41enne con un cappio fatto con i sacchi dell'immondizia - ROMA, REBIBBIA: Francesco di 51 anni si è suicidato era in attesa di giudizio da luglio, doveva essere trasferito in un carcere psichiatrico - LE SUGHERE: Esiste la speranza di riapertura del caso di Marcello Lonzi morto a 30 anni nel 2003 dopo che un detenuto a testimoniato l'esistenza di celle bianche usate per pestare i detenuti - Dal primo gennaio l'azienda provinciale di Trapani a sospeso senza alcuna motivazione l'erogazione di farmaci compresi quelli generici e per HIV per i detenuti di Trapani S.Giuliano, Castel Vetrano e Favignana - SOLLICCIANO: I detenuti protestano per i materassi logori e sporchi lanciandoli nei corridoi tra l'altro allagati dalle recenti piogge. A ciò si aggiungono pareti umide, mancanza di acqua calda e riscaldamento - G8 2001: Condanne da 1 a 8 mesi da scontare ai domiciliari e senza restrizioni per l'ex capo della DIGOS di Genova, l'ex dirigente UCIGOS, l'ex capo del servizio centrale operativo poi del dipartimento centrale anticrimine, l'ex capo della polizia di Genova, gli ex capi delle squadre mobili di Firenze Viterbo e L'Aquila ed un ispettore per aver falsificato prove verbali durante il processo ma non condannabili per il pestaggio alla Diaz per prescrizione - VELLETRI: condannati 2 agenti della penitenziaria per un pestaggio nonostante il loro tentativo di insabbiamento con false relazioni - TERMINI IMERESE: Accertata la violazione dei diritti umani ma manca il nuovo garante dei detenuti e la procedura si arena - Si scopre dal giornale Il Manifesto che a Davide Manuel, già in regime di 41bis, viene vietata la lettura del libro di Umberto Eco "Il Nome della Rosa" e del "Il Manifesto" - Chiuse le aste dei bandi per la costruzione del nuovo carcere privato di Bolzano previsto dal decreto salva italia varato da Monti, si pensa alla pessima esperienza america - CIE: BOLOGNA: Il 18 dicembre la polizia carica i manifestanti che volevano scrivere nella parete esterna della struttura una frase contro la riapertura - MODENA: Definitivamente chiuso dal ministero dell'interno dopo aver rescisso il contratto con l'OASI, continuano le misure restrittive per i 3 ragazzi che a Giugno avevano partecipato ad un presidio sotto tale struttura -GRADISCA DI ISONZO: Attualmente temporaneamente chiuso, ma nonostante questo sono stati condannati 9 persone per aver vergato sulle pareti frasi per richiederne la chiusura durante una manifestazione di YA BASTA - MILANO, CORELLI: Iniziati i lavori i restauro per sanare i danni effettuati durante le rivolte dei detenuti, i fondi sono stanziati dalla prefettura - LAMPEDUSA: Svuotato il CIE, con trasferimenti e rimpatri, dopo che è uscito il video che mostrava i detenuti denudati e disinfettati nel cortile - ROMA, PONTE GALERIA: Diversi detenuti si cuciono le labbra per chiedere dignità, tempi di espulsione e rilascio più rapidi. I deputati del PD questa questa volta cavalcano l'onda dello scandalo lampedusano e appoggiano l'iniziativa "Lasciateci Entrare" - DOZZA: Firmato il protocollo tra il penitenziario e l'università di cui avevamo già parlato per aprire un polo universitario decentrato ne rimangono però escluso il femminile e l'altra sorveglianza.
Puntata n.6 di Tracce resistenti musica e info internazionaliste, realizzata per www.RadioDefault.it in collaborazione con nomads.indivia.net. Temi affrontati Mexico, Guinea Conakry
Primo dei tre dibattiti della 3gg Nomads, viene presentato un progetto di cooperazione dal basso nato a Berlino che ha progetti in Guiena Conakry e le sue radici di movimento all´XM
Presentacio del projecto de Lorea, Lorea, ACT!2012, migracion del elgg 1.8, presentación de las nuevas funcionalidades y desarrollos, presentación del módulo de asambleas y decisiones
2 ragazzi dell eigen-lab dii Pisa presentano il proprio laboratorio e i progetti che sviluppano al suo interno. Tra questii c'è eigen-net, un progetto per creare reti mesh locali all'interno delle quali servire dei servizi. Tra questi diaspora (un social network distribuito), p2p collettivo, (mediante un solo mldonkey ) distribuzione di llibri (libera libri). Durante l'introduzione sulle reti mesh fanno una panoramica di progetti simili come ninux.org e altri più maturi nati in europa. Il workshop si svolge visionando delle slide.
La seconda parte della presentazione tratta di progetti che mirano ad essere degli esempi di risparmio energetico, reciclo ed indipendenza enerrgetica. Mostrano e parlano di parabole riflettenti mulini a vento costruiti con parti di hardisk. Durante anche questa parte di workshop vengono guardati fillmati - foto e slide.
Intervista a cura della Coordinadora (http://coordinadora.noblogs.org) a Paolo, un compagno che vive nello stato messicano del Chiapas da molti anni, si è laureato in medicina a Tuxla Gutierrez (capitale amministrativa del Chiapas) e lavora in uno sperduto avamposto medico nella Selva Lacandona con le basi d'appoggio zapatiste (di etnie indigene Maya) che vivono nel Municipio Autonomo San Manuel in piccoli insediamenti rurali sparsi nella foresta. Medico italiano da molti anni in Chiapas, Paolo risponde a domande sulla situazione attuale e sugli sviluppi futuri con particolare riferimento al sistema sanitario autonomo zapatista. Per qualsiasi ulteriore informazione e per supportare concretamente il progetto clinica zapatista della Coordinadora scrivere a coordinadora@inventati.org. La Coordinadora è un luogo d’incontro libertario di individualità e di gruppi autonomi con un radicamento territoriale locale che presentano le proprie esperienze di autogestione e di solidarietà in Italia e all’estero. Molti dei partecipanti hanno appoggiato e appoggiano la lotta per la costruzione dell’autonomia zapatista in Chiapas (Messico) promuovendo, finanziando e realizzando progetti in loco insieme alle comunità indigene in resistenza. Riteniamo che lo zapatismo non possa essere automaticamente riproposto nelle nostre realtà, ma costituisca piuttosto uno stimolo a riprenderci il futuro e gestirlo con le nostre stesse mani. L’esperienza zapatista in Chiapas deve essere intesa come affermazione di un principio, come stimolo, e non come esempio da imitare pedissequamente. In questo contesto, Coordinadora vuole diventare uno strumento per la condivisione dei metodi di lavoro e delle esperienze caratterizzanti i diversi partecipanti, sia in Chiapas che nella propria realtà locale. Coordinadora può essere un esempio di coordinamento pratico delle azioni, sul nostro territorio e in Chiapas, di soggetti che mantengono una completa autonomia e libertà d’azione. Coordinadora è aperta a tutti coloro che condividono la lotta per la libertà, l’affermazione dei principi base dello zapatismo, l’autogestione nonché l’indipendenza dalle strutture di potere politico ed economico.
Intervista a cura della Coordinadora (http://coordinadora.noblogs.org) a Paolo, un compagno che vive nello stato messicano del Chiapas da molti anni, si è laureato in medicina a Tuxla Gutierrez (capitale amministrativa del Chiapas) e lavora in uno sperduto avamposto medico nella Selva Lacandona con le basi d'appoggio zapatiste (di etnie indigene Maya) che vivono nel Municipio Autonomo San Manuel in piccoli insediamenti rurali sparsi nella foresta. Medico italiano da molti anni in Chiapas, Paolo risponde a domande sulla situazione attuale e sugli sviluppi futuri con particolare riferimento al sistema sanitario autonomo zapatista. Per qualsiasi ulteriore informazione e per supportare concretamente il progetto clinica zapatista della Coordinadora scrivere a coordinadora@inventati.org. La Coordinadora è un luogo d’incontro libertario di individualità e di gruppi autonomi con un radicamento territoriale locale che presentano le proprie esperienze di autogestione e di solidarietà in Italia e all’estero. Molti dei partecipanti hanno appoggiato e appoggiano la lotta per la costruzione dell’autonomia zapatista in Chiapas (Messico) promuovendo, finanziando e realizzando progetti in loco insieme alle comunità indigene in resistenza. Riteniamo che lo zapatismo non possa essere automaticamente riproposto nelle nostre realtà, ma costituisca piuttosto uno stimolo a riprenderci il futuro e gestirlo con le nostre stesse mani. L’esperienza zapatista in Chiapas deve essere intesa come affermazione di un principio, come stimolo, e non come esempio da imitare pedissequamente. In questo contesto, Coordinadora vuole diventare uno strumento per la condivisione dei metodi di lavoro e delle esperienze caratterizzanti i diversi partecipanti, sia in Chiapas che nella propria realtà locale. Coordinadora può essere un esempio di coordinamento pratico delle azioni, sul nostro territorio e in Chiapas, di soggetti che mantengono una completa autonomia e libertà d’azione. Coordinadora è aperta a tutti coloro che condividono la lotta per la libertà, l’affermazione dei principi base dello zapatismo, l’autogestione nonché l’indipendenza dalle strutture di potere politico ed economico.
Intervista a cura della Coordinadora (http://coordinadora.noblogs.org) a Paolo, un compagno che vive nello stato messicano del Chiapas da molti anni, si è laureato in medicina a Tuxla Gutierrez (capitale amministrativa del Chiapas) e lavora in uno sperduto avamposto medico nella Selva Lacandona con le basi d'appoggio zapatiste (di etnie indigene Maya) che vivono nel Municipio Autonomo San Manuel in piccoli insediamenti rurali sparsi nella foresta. Medico italiano da molti anni in Chiapas, Paolo risponde a domande sulla situazione attuale e sugli sviluppi futuri con particolare riferimento al sistema sanitario autonomo zapatista. Per qualsiasi ulteriore informazione e per supportare concretamente il progetto clinica zapatista della Coordinadora scrivere a coordinadora@inventati.org. La Coordinadora è un luogo d’incontro libertario di individualità e di gruppi autonomi con un radicamento territoriale locale che presentano le proprie esperienze di autogestione e di solidarietà in Italia e all’estero. Molti dei partecipanti hanno appoggiato e appoggiano la lotta per la costruzione dell’autonomia zapatista in Chiapas (Messico) promuovendo, finanziando e realizzando progetti in loco insieme alle comunità indigene in resistenza. Riteniamo che lo zapatismo non possa essere automaticamente riproposto nelle nostre realtà, ma costituisca piuttosto uno stimolo a riprenderci il futuro e gestirlo con le nostre stesse mani. L’esperienza zapatista in Chiapas deve essere intesa come affermazione di un principio, come stimolo, e non come esempio da imitare pedissequamente. In questo contesto, Coordinadora vuole diventare uno strumento per la condivisione dei metodi di lavoro e delle esperienze caratterizzanti i diversi partecipanti, sia in Chiapas che nella propria realtà locale. Coordinadora può essere un esempio di coordinamento pratico delle azioni, sul nostro territorio e in Chiapas, di soggetti che mantengono una completa autonomia e libertà d’azione. Coordinadora è aperta a tutti coloro che condividono la lotta per la libertà, l’affermazione dei principi base dello zapatismo, l’autogestione nonché l’indipendenza dalle strutture di potere politico ed economico.
Intervista a cura della Coordinadora (http://coordinadora.noblogs.org) a Paolo, un compagno che vive nello stato messicano del Chiapas da molti anni, si è laureato in medicina a Tuxla Gutierrez (capitale amministrativa del Chiapas) e lavora in uno sperduto avamposto medico nella Selva Lacandona con le basi d'appoggio zapatiste (di etnie indigene Maya) che vivono nel Municipio Autonomo San Manuel in piccoli insediamenti rurali sparsi nella foresta. Medico italiano da molti anni in Chiapas, Paolo risponde a domande sulla situazione attuale e sugli sviluppi futuri con particolare riferimento al sistema sanitario autonomo zapatista. Per qualsiasi ulteriore informazione e per supportare concretamente il progetto clinica zapatista della Coordinadora scrivere a coordinadora@inventati.org. La Coordinadora è un luogo d’incontro libertario di individualità e di gruppi autonomi con un radicamento territoriale locale che presentano le proprie esperienze di autogestione e di solidarietà in Italia e all’estero. Molti dei partecipanti hanno appoggiato e appoggiano la lotta per la costruzione dell’autonomia zapatista in Chiapas (Messico) promuovendo, finanziando e realizzando progetti in loco insieme alle comunità indigene in resistenza. Riteniamo che lo zapatismo non possa essere automaticamente riproposto nelle nostre realtà, ma costituisca piuttosto uno stimolo a riprenderci il futuro e gestirlo con le nostre stesse mani. L’esperienza zapatista in Chiapas deve essere intesa come affermazione di un principio, come stimolo, e non come esempio da imitare pedissequamente. In questo contesto, Coordinadora vuole diventare uno strumento per la condivisione dei metodi di lavoro e delle esperienze caratterizzanti i diversi partecipanti, sia in Chiapas che nella propria realtà locale. Coordinadora può essere un esempio di coordinamento pratico delle azioni, sul nostro territorio e in Chiapas, di soggetti che mantengono una completa autonomia e libertà d’azione. Coordinadora è aperta a tutti coloro che condividono la lotta per la libertà, l’affermazione dei principi base dello zapatismo, l’autogestione nonché l’indipendenza dalle strutture di potere politico ed economico.
Intervista a cura della Coordinadora (http://coordinadora.noblogs.org) a Paolo, un compagno che vive nello stato messicano del Chiapas da molti anni, si è laureato in medicina a Tuxla Gutierrez (capitale amministrativa del Chiapas) e lavora in uno sperduto avamposto medico nella Selva Lacandona con le basi d'appoggio zapatiste (di etnie indigene Maya) che vivono nel Municipio Autonomo San Manuel in piccoli insediamenti rurali sparsi nella foresta. Medico italiano da molti anni in Chiapas, Paolo risponde a domande sulla situazione attuale e sugli sviluppi futuri con particolare riferimento al sistema sanitario autonomo zapatista. Per qualsiasi ulteriore informazione e per supportare concretamente il progetto clinica zapatista della Coordinadora scrivere a coordinadora@inventati.org. La Coordinadora è un luogo d’incontro libertario di individualità e di gruppi autonomi con un radicamento territoriale locale che presentano le proprie esperienze di autogestione e di solidarietà in Italia e all’estero. Molti dei partecipanti hanno appoggiato e appoggiano la lotta per la costruzione dell’autonomia zapatista in Chiapas (Messico) promuovendo, finanziando e realizzando progetti in loco insieme alle comunità indigene in resistenza. Riteniamo che lo zapatismo non possa essere automaticamente riproposto nelle nostre realtà, ma costituisca piuttosto uno stimolo a riprenderci il futuro e gestirlo con le nostre stesse mani. L’esperienza zapatista in Chiapas deve essere intesa come affermazione di un principio, come stimolo, e non come esempio da imitare pedissequamente. In questo contesto, Coordinadora vuole diventare uno strumento per la condivisione dei metodi di lavoro e delle esperienze caratterizzanti i diversi partecipanti, sia in Chiapas che nella propria realtà locale. Coordinadora può essere un esempio di coordinamento pratico delle azioni, sul nostro territorio e in Chiapas, di soggetti che mantengono una completa autonomia e libertà d’azione. Coordinadora è aperta a tutti coloro che condividono la lotta per la libertà, l’affermazione dei principi base dello zapatismo, l’autogestione nonché l’indipendenza dalle strutture di potere politico ed economico.
Intervista a cura della Coordinadora (http://coordinadora.noblogs.org) a Paolo, un compagno che vive nello stato messicano del Chiapas da molti anni, si è laureato in medicina a Tuxla Gutierrez (capitale amministrativa del Chiapas) e lavora in uno sperduto avamposto medico nella Selva Lacandona con le basi d'appoggio zapatiste (di etnie indigene Maya) che vivono nel Municipio Autonomo San Manuel in piccoli insediamenti rurali sparsi nella foresta. Medico italiano da molti anni in Chiapas, Paolo risponde a domande sulla situazione attuale e sugli sviluppi futuri con particolare riferimento al sistema sanitario autonomo zapatista. Per qualsiasi ulteriore informazione e per supportare concretamente il progetto clinica zapatista della Coordinadora scrivere a coordinadora@inventati.org. La Coordinadora è un luogo d’incontro libertario di individualità e di gruppi autonomi con un radicamento territoriale locale che presentano le proprie esperienze di autogestione e di solidarietà in Italia e all’estero. Molti dei partecipanti hanno appoggiato e appoggiano la lotta per la costruzione dell’autonomia zapatista in Chiapas (Messico) promuovendo, finanziando e realizzando progetti in loco insieme alle comunità indigene in resistenza. Riteniamo che lo zapatismo non possa essere automaticamente riproposto nelle nostre realtà, ma costituisca piuttosto uno stimolo a riprenderci il futuro e gestirlo con le nostre stesse mani. L’esperienza zapatista in Chiapas deve essere intesa come affermazione di un principio, come stimolo, e non come esempio da imitare pedissequamente. In questo contesto, Coordinadora vuole diventare uno strumento per la condivisione dei metodi di lavoro e delle esperienze caratterizzanti i diversi partecipanti, sia in Chiapas che nella propria realtà locale. Coordinadora può essere un esempio di coordinamento pratico delle azioni, sul nostro territorio e in Chiapas, di soggetti che mantengono una completa autonomia e libertà d’azione. Coordinadora è aperta a tutti coloro che condividono la lotta per la libertà, l’affermazione dei principi base dello zapatismo, l’autogestione nonché l’indipendenza dalle strutture di potere politico ed economico.
Intervista a cura della Coordinadora (http://coordinadora.noblogs.org) a Paolo, un compagno che vive nello stato messicano del Chiapas da molti anni, si è laureato in medicina a Tuxla Gutierrez (capitale amministrativa del Chiapas) e lavora in uno sperduto avamposto medico nella Selva Lacandona con le basi d'appoggio zapatiste (di etnie indigene Maya) che vivono nel Municipio Autonomo San Manuel in piccoli insediamenti rurali sparsi nella foresta. Medico italiano da molti anni in Chiapas, Paolo risponde a domande sulla situazione attuale e sugli sviluppi futuri con particolare riferimento al sistema sanitario autonomo zapatista. Per qualsiasi ulteriore informazione e per supportare concretamente il progetto clinica zapatista della Coordinadora scrivere a coordinadora@inventati.org. La Coordinadora è un luogo d’incontro libertario di individualità e di gruppi autonomi con un radicamento territoriale locale che presentano le proprie esperienze di autogestione e di solidarietà in Italia e all’estero. Molti dei partecipanti hanno appoggiato e appoggiano la lotta per la costruzione dell’autonomia zapatista in Chiapas (Messico) promuovendo, finanziando e realizzando progetti in loco insieme alle comunità indigene in resistenza. Riteniamo che lo zapatismo non possa essere automaticamente riproposto nelle nostre realtà, ma costituisca piuttosto uno stimolo a riprenderci il futuro e gestirlo con le nostre stesse mani. L’esperienza zapatista in Chiapas deve essere intesa come affermazione di un principio, come stimolo, e non come esempio da imitare pedissequamente. In questo contesto, Coordinadora vuole diventare uno strumento per la condivisione dei metodi di lavoro e delle esperienze caratterizzanti i diversi partecipanti, sia in Chiapas che nella propria realtà locale. Coordinadora può essere un esempio di coordinamento pratico delle azioni, sul nostro territorio e in Chiapas, di soggetti che mantengono una completa autonomia e libertà d’azione. Coordinadora è aperta a tutti coloro che condividono la lotta per la libertà, l’affermazione dei principi base dello zapatismo, l’autogestione nonché l’indipendenza dalle strutture di potere politico ed economico.
Intervista a cura della Coordinadora (http://coordinadora.noblogs.org) a Paolo, un compagno che vive nello stato messicano del Chiapas da molti anni, si è laureato in medicina a Tuxla Gutierrez (capitale amministrativa del Chiapas) e lavora in uno sperduto avamposto medico nella Selva Lacandona con le basi d'appoggio zapatiste (di etnie indigene Maya) che vivono nel Municipio Autonomo San Manuel in piccoli insediamenti rurali sparsi nella foresta. Medico italiano da molti anni in Chiapas, Paolo risponde a domande sulla situazione attuale e sugli sviluppi futuri con particolare riferimento al sistema sanitario autonomo zapatista. Per qualsiasi ulteriore informazione e per supportare concretamente il progetto clinica zapatista della Coordinadora scrivere a coordinadora@inventati.org. La Coordinadora è un luogo d’incontro libertario di individualità e di gruppi autonomi con un radicamento territoriale locale che presentano le proprie esperienze di autogestione e di solidarietà in Italia e all’estero. Molti dei partecipanti hanno appoggiato e appoggiano la lotta per la costruzione dell’autonomia zapatista in Chiapas (Messico) promuovendo, finanziando e realizzando progetti in loco insieme alle comunità indigene in resistenza. Riteniamo che lo zapatismo non possa essere automaticamente riproposto nelle nostre realtà, ma costituisca piuttosto uno stimolo a riprenderci il futuro e gestirlo con le nostre stesse mani. L’esperienza zapatista in Chiapas deve essere intesa come affermazione di un principio, come stimolo, e non come esempio da imitare pedissequamente. In questo contesto, Coordinadora vuole diventare uno strumento per la condivisione dei metodi di lavoro e delle esperienze caratterizzanti i diversi partecipanti, sia in Chiapas che nella propria realtà locale. Coordinadora può essere un esempio di coordinamento pratico delle azioni, sul nostro territorio e in Chiapas, di soggetti che mantengono una completa autonomia e libertà d’azione. Coordinadora è aperta a tutti coloro che condividono la lotta per la libertà, l’affermazione dei principi base dello zapatismo, l’autogestione nonché l’indipendenza dalle strutture di potere politico ed economico.
La guerra libica coloniale italiana, la propaganda dello stato per convincere gli uomini a partire volontari, la discriminazione raziale. la caccia al nemico.
dovremmo chiederci perchè continuiamo ad eccitarci per l'ultimo gadget o l'ultima applicazione, perchè ignoriamo il "rumore del mercato" e continuiamo a goderci le "rivoluzioni preconfezionate"?
Contributo di Rafia, ass.ne Sopra i Ponti, Mina ass.ne Donne Tamounte (Aglou,marocco), Fathima ass.ne Tafraute (Akka, Marocco), Consuelo Viaggi e Miraggi onlus
Aggiornamenti sulla situazione in Val di Susa, per impedire la costruzione della linea ferroviaria ad alta velocità. Ultimi fatti di gennaio-febbraio-marzo 2010
Se non fosse che ha gettato via il manoscritto di un libro che nessuno ha letto e che indagherebbe sull’ultima delle Grandi Opere del Presidente; che c’è la guerra del Golfo, la Yakuza sbarca a Parigi Est e le banche si scontrano in Rue de la Cloche. Se non fosse che alle Presses de France gli intrighi dei capoccia valgono un bombardamento chirurgico. Se non fosse che Juliette è sparita in un buco nero e che fioccano i morti. Perché Léon ha incontrato Emile K., l’ex superpoliziotto, e allora, come nel Golfo, tutto rientrerà nell’ordine, ma non nell’ordine previsto.
Se non fosse che ha gettato via il manoscritto di un libro che nessuno ha letto e che indagherebbe sull’ultima delle Grandi Opere del Presidente; che c’è la guerra del Golfo, la Yakuza sbarca a Parigi Est e le banche si scontrano in Rue de la Cloche. Se non fosse che alle Presses de France gli intrighi dei capoccia valgono un bombardamento chirurgico. Se non fosse che Juliette è sparita in un buco nero e che fioccano i morti. Perché Léon ha incontrato Emile K., l’ex superpoliziotto, e allora, come nel Golfo, tutto rientrerà nell’ordine, ma non nell’ordine previsto.