Duo di Vittorio Veneto. Sintetizzatori e suoni spaziali. Il tutto nasce dall’osservazione in sé e dall’idea di poter contemplare il suono. L’immagine della torre – per natura anche legata al viaggio, al passaggio di altro e di altrove – sposa pienamente la posizione statica e ferma che il duo cerca di esprimere tramite la propria ricerca sonora. Classici tappeti space, scale d’urania e ritmi dal profondo.
Sono un giovane duo di Conegliano che utilizza sintetizzatori, echi a nastro, cassette, fiati e voci: li spreme, li manipola e li comprime fino ad ottenere una pasta compatta, aggressiva, primitiva, ma in continua evoluzione. Elettricità made in italy, LEM, chilometro zero, freddo, noia e ripetizione sono alcune parole chiave che potrebbero descrivere il loro lavoro e la loro attitudine.