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La compagnia fantasma
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Italia, emilia romagna, bologna, san vitale, biblioteca ruffilli
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2012-10-19
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La compagnia fantasma ci svela le improbabili acrobazie del diritto d'autore in caso di modifica di opere altrui
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Jadel Andreetto
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2012-10-19
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L'esperienza del gruppo di scrittori collettivi Kai Zen
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andreetto, davoli, compagnia fantasma, zanni,
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2012-10-19
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Ultime domande e conclusioni
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andreetto, davoli, compagnia fantasma, zanni,
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2012-10-19
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Inizia il dibattito ed i racconti riguardo i diritti d'autore
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Cristina Carnevali
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2012-10-19
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Aspetti base del copyright e copyleft, un po di storia, quando sono nati, come si esercitano, ...presentazione della serata e degli ospiti
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Renzo Davoli
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2012-10-19
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Dualità dell'esistente in rapporto alle licenze d'uso.
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Andrea Zanni
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2012-10-19
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La storia e l'impegno di mediawiki e dei suoi progetti, il filo conduttore è il perchè e il tipo di licenza utilizzata
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Anonimi
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Italia, emilia romagna, bologna, Cir Berneri, cassero di porta santo stefano
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2012-10-05
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Wikipedia
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copyleft, mediattivismo, reti, rete, comunità, wiki, collaborativo, conoscenza, sapere, libertà, diritti
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Dibattito a seguito della presentazione,Condividere saperi: Wikipedia tra utopia e poteri
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Piero Tasso
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Italia, emilia romagna, bologna, Cir Berneri, cassero di porta santo stefano
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2012-10-05
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Wikipedia
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copyleft, mediattivismo, reti, rete, comunità, wiki, collaborativo, conoscenza, sapere, libertà, diritti
[25.9 MB
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La comunità di Wikipedia in lingua italiana è composta da 806 051 utenti registrati, dei quali 8 079 hanno contribuito con almeno una modifica nell'ultimo mese e 109 hanno un ruolo di servizio. Gli utenti costituiscono una comunità collaborativa, in cui tutti i membri, grazie anche ai progetti tematici e ai rispettivi luoghi di discussione, coordinano i propri sforzi nella redazione delle voci.
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Coordinadora http://coordinadora.noblogs.org/
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2011-11-15
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Intervista a medico italiano in Chiapas
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Coordinadora, Messico, Chiapas, Zapatismo, Intervista, medico, medicina, Tuxla Gutierrez, Selva Lacandona, Maya, Municipio Autonomo San Manuel, sistema sanitario autonomo zapatista, sostegno internazionale, progetto clinica zapatista, libertario, anarchia, anarchico, autonomia, autogestione, solidarietà, libertà
[3.4 MB
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Intervista a cura della Coordinadora (http://coordinadora.noblogs.org) a Paolo, un compagno che vive nello stato messicano del Chiapas da molti anni, si è laureato in medicina a Tuxla Gutierrez (capitale amministrativa del Chiapas) e lavora in uno sperduto avamposto medico nella Selva Lacandona con le basi d'appoggio zapatiste (di etnie indigene Maya) che vivono nel Municipio Autonomo San Manuel in piccoli insediamenti rurali sparsi nella foresta. Medico italiano da molti anni in Chiapas, Paolo risponde a domande sulla situazione attuale e sugli sviluppi futuri con particolare riferimento al sistema sanitario autonomo zapatista. Per qualsiasi ulteriore informazione e per supportare concretamente il progetto clinica zapatista della Coordinadora scrivere a coordinadora@inventati.org. La Coordinadora è un luogo d’incontro libertario di individualità e di gruppi autonomi con un radicamento territoriale locale che presentano le proprie esperienze di autogestione e di solidarietà in Italia e all’estero. Molti dei partecipanti hanno appoggiato e appoggiano la lotta per la costruzione dell’autonomia zapatista in Chiapas (Messico) promuovendo, finanziando e realizzando progetti in loco insieme alle comunità indigene in resistenza. Riteniamo che lo zapatismo non possa essere automaticamente riproposto nelle nostre realtà, ma costituisca piuttosto uno stimolo a riprenderci il futuro e gestirlo con le nostre stesse mani. L’esperienza zapatista in Chiapas deve essere intesa come affermazione di un principio, come stimolo, e non come esempio da imitare pedissequamente. In questo contesto, Coordinadora vuole diventare uno strumento per la condivisione dei metodi di lavoro e delle esperienze caratterizzanti i diversi partecipanti, sia in Chiapas che nella propria realtà locale. Coordinadora può essere un esempio di coordinamento pratico delle azioni, sul nostro territorio e in Chiapas, di soggetti che mantengono una completa autonomia e libertà d’azione. Coordinadora è aperta a tutti coloro che condividono la lotta per la libertà, l’affermazione dei principi base dello zapatismo, l’autogestione nonché l’indipendenza dalle strutture di potere politico ed economico.
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Coordinadora http://coordinadora.noblogs.org/
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2011-11-15
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Intervista a medico italiano in Chiapas
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Coordinadora, Messico, Chiapas, Zapatismo, Intervista, medico, medicina, Tuxla Gutierrez, Selva Lacandona, Maya, Municipio Autonomo San Manuel, sistema sanitario autonomo zapatista, sostegno internazionale, progetto clinica zapatista, libertario, anarchia, anarchico, autonomia, autogestione, solidarietà, libertà
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Intervista a cura della Coordinadora (http://coordinadora.noblogs.org) a Paolo, un compagno che vive nello stato messicano del Chiapas da molti anni, si è laureato in medicina a Tuxla Gutierrez (capitale amministrativa del Chiapas) e lavora in uno sperduto avamposto medico nella Selva Lacandona con le basi d'appoggio zapatiste (di etnie indigene Maya) che vivono nel Municipio Autonomo San Manuel in piccoli insediamenti rurali sparsi nella foresta. Medico italiano da molti anni in Chiapas, Paolo risponde a domande sulla situazione attuale e sugli sviluppi futuri con particolare riferimento al sistema sanitario autonomo zapatista. Per qualsiasi ulteriore informazione e per supportare concretamente il progetto clinica zapatista della Coordinadora scrivere a coordinadora@inventati.org. La Coordinadora è un luogo d’incontro libertario di individualità e di gruppi autonomi con un radicamento territoriale locale che presentano le proprie esperienze di autogestione e di solidarietà in Italia e all’estero. Molti dei partecipanti hanno appoggiato e appoggiano la lotta per la costruzione dell’autonomia zapatista in Chiapas (Messico) promuovendo, finanziando e realizzando progetti in loco insieme alle comunità indigene in resistenza. Riteniamo che lo zapatismo non possa essere automaticamente riproposto nelle nostre realtà, ma costituisca piuttosto uno stimolo a riprenderci il futuro e gestirlo con le nostre stesse mani. L’esperienza zapatista in Chiapas deve essere intesa come affermazione di un principio, come stimolo, e non come esempio da imitare pedissequamente. In questo contesto, Coordinadora vuole diventare uno strumento per la condivisione dei metodi di lavoro e delle esperienze caratterizzanti i diversi partecipanti, sia in Chiapas che nella propria realtà locale. Coordinadora può essere un esempio di coordinamento pratico delle azioni, sul nostro territorio e in Chiapas, di soggetti che mantengono una completa autonomia e libertà d’azione. Coordinadora è aperta a tutti coloro che condividono la lotta per la libertà, l’affermazione dei principi base dello zapatismo, l’autogestione nonché l’indipendenza dalle strutture di potere politico ed economico.
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2011-11-15
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Intervista a medico italiano in Chiapas
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Coordinadora, Messico, Chiapas, Zapatismo, Intervista, medico, medicina, Tuxla Gutierrez, Selva Lacandona, Maya, Municipio Autonomo San Manuel, sistema sanitario autonomo zapatista, sostegno internazionale, progetto clinica zapatista, libertario, anarchia, anarchico, autonomia, autogestione, solidarietà, libertà
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Intervista a cura della Coordinadora (http://coordinadora.noblogs.org) a Paolo, un compagno che vive nello stato messicano del Chiapas da molti anni, si è laureato in medicina a Tuxla Gutierrez (capitale amministrativa del Chiapas) e lavora in uno sperduto avamposto medico nella Selva Lacandona con le basi d'appoggio zapatiste (di etnie indigene Maya) che vivono nel Municipio Autonomo San Manuel in piccoli insediamenti rurali sparsi nella foresta. Medico italiano da molti anni in Chiapas, Paolo risponde a domande sulla situazione attuale e sugli sviluppi futuri con particolare riferimento al sistema sanitario autonomo zapatista. Per qualsiasi ulteriore informazione e per supportare concretamente il progetto clinica zapatista della Coordinadora scrivere a coordinadora@inventati.org. La Coordinadora è un luogo d’incontro libertario di individualità e di gruppi autonomi con un radicamento territoriale locale che presentano le proprie esperienze di autogestione e di solidarietà in Italia e all’estero. Molti dei partecipanti hanno appoggiato e appoggiano la lotta per la costruzione dell’autonomia zapatista in Chiapas (Messico) promuovendo, finanziando e realizzando progetti in loco insieme alle comunità indigene in resistenza. Riteniamo che lo zapatismo non possa essere automaticamente riproposto nelle nostre realtà, ma costituisca piuttosto uno stimolo a riprenderci il futuro e gestirlo con le nostre stesse mani. L’esperienza zapatista in Chiapas deve essere intesa come affermazione di un principio, come stimolo, e non come esempio da imitare pedissequamente. In questo contesto, Coordinadora vuole diventare uno strumento per la condivisione dei metodi di lavoro e delle esperienze caratterizzanti i diversi partecipanti, sia in Chiapas che nella propria realtà locale. Coordinadora può essere un esempio di coordinamento pratico delle azioni, sul nostro territorio e in Chiapas, di soggetti che mantengono una completa autonomia e libertà d’azione. Coordinadora è aperta a tutti coloro che condividono la lotta per la libertà, l’affermazione dei principi base dello zapatismo, l’autogestione nonché l’indipendenza dalle strutture di potere politico ed economico.
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Intervista a medico italiano in Chiapas
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Coordinadora, Messico, Chiapas, Zapatismo, Intervista, medico, medicina, Tuxla Gutierrez, Selva Lacandona, Maya, Municipio Autonomo San Manuel, sistema sanitario autonomo zapatista, sostegno internazionale, progetto clinica zapatista, libertario, anarchia, anarchico, autonomia, autogestione, solidarietà, libertà
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Intervista a cura della Coordinadora (http://coordinadora.noblogs.org) a Paolo, un compagno che vive nello stato messicano del Chiapas da molti anni, si è laureato in medicina a Tuxla Gutierrez (capitale amministrativa del Chiapas) e lavora in uno sperduto avamposto medico nella Selva Lacandona con le basi d'appoggio zapatiste (di etnie indigene Maya) che vivono nel Municipio Autonomo San Manuel in piccoli insediamenti rurali sparsi nella foresta. Medico italiano da molti anni in Chiapas, Paolo risponde a domande sulla situazione attuale e sugli sviluppi futuri con particolare riferimento al sistema sanitario autonomo zapatista. Per qualsiasi ulteriore informazione e per supportare concretamente il progetto clinica zapatista della Coordinadora scrivere a coordinadora@inventati.org. La Coordinadora è un luogo d’incontro libertario di individualità e di gruppi autonomi con un radicamento territoriale locale che presentano le proprie esperienze di autogestione e di solidarietà in Italia e all’estero. Molti dei partecipanti hanno appoggiato e appoggiano la lotta per la costruzione dell’autonomia zapatista in Chiapas (Messico) promuovendo, finanziando e realizzando progetti in loco insieme alle comunità indigene in resistenza. Riteniamo che lo zapatismo non possa essere automaticamente riproposto nelle nostre realtà, ma costituisca piuttosto uno stimolo a riprenderci il futuro e gestirlo con le nostre stesse mani. L’esperienza zapatista in Chiapas deve essere intesa come affermazione di un principio, come stimolo, e non come esempio da imitare pedissequamente. In questo contesto, Coordinadora vuole diventare uno strumento per la condivisione dei metodi di lavoro e delle esperienze caratterizzanti i diversi partecipanti, sia in Chiapas che nella propria realtà locale. Coordinadora può essere un esempio di coordinamento pratico delle azioni, sul nostro territorio e in Chiapas, di soggetti che mantengono una completa autonomia e libertà d’azione. Coordinadora è aperta a tutti coloro che condividono la lotta per la libertà, l’affermazione dei principi base dello zapatismo, l’autogestione nonché l’indipendenza dalle strutture di potere politico ed economico.
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2011-11-15
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Intervista a medico italiano in Chiapas
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Coordinadora, Messico, Chiapas, Zapatismo, Intervista, medico, medicina, Tuxla Gutierrez, Selva Lacandona, Maya, Municipio Autonomo San Manuel, sistema sanitario autonomo zapatista, sostegno internazionale, progetto clinica zapatista, libertario, anarchia, anarchico, autonomia, autogestione, solidarietà, libertà
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Intervista a cura della Coordinadora (http://coordinadora.noblogs.org) a Paolo, un compagno che vive nello stato messicano del Chiapas da molti anni, si è laureato in medicina a Tuxla Gutierrez (capitale amministrativa del Chiapas) e lavora in uno sperduto avamposto medico nella Selva Lacandona con le basi d'appoggio zapatiste (di etnie indigene Maya) che vivono nel Municipio Autonomo San Manuel in piccoli insediamenti rurali sparsi nella foresta. Medico italiano da molti anni in Chiapas, Paolo risponde a domande sulla situazione attuale e sugli sviluppi futuri con particolare riferimento al sistema sanitario autonomo zapatista. Per qualsiasi ulteriore informazione e per supportare concretamente il progetto clinica zapatista della Coordinadora scrivere a coordinadora@inventati.org. La Coordinadora è un luogo d’incontro libertario di individualità e di gruppi autonomi con un radicamento territoriale locale che presentano le proprie esperienze di autogestione e di solidarietà in Italia e all’estero. Molti dei partecipanti hanno appoggiato e appoggiano la lotta per la costruzione dell’autonomia zapatista in Chiapas (Messico) promuovendo, finanziando e realizzando progetti in loco insieme alle comunità indigene in resistenza. Riteniamo che lo zapatismo non possa essere automaticamente riproposto nelle nostre realtà, ma costituisca piuttosto uno stimolo a riprenderci il futuro e gestirlo con le nostre stesse mani. L’esperienza zapatista in Chiapas deve essere intesa come affermazione di un principio, come stimolo, e non come esempio da imitare pedissequamente. In questo contesto, Coordinadora vuole diventare uno strumento per la condivisione dei metodi di lavoro e delle esperienze caratterizzanti i diversi partecipanti, sia in Chiapas che nella propria realtà locale. Coordinadora può essere un esempio di coordinamento pratico delle azioni, sul nostro territorio e in Chiapas, di soggetti che mantengono una completa autonomia e libertà d’azione. Coordinadora è aperta a tutti coloro che condividono la lotta per la libertà, l’affermazione dei principi base dello zapatismo, l’autogestione nonché l’indipendenza dalle strutture di potere politico ed economico.
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2011-11-15
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Intervista a medico italiano in Chiapas
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Coordinadora, Messico, Chiapas, Zapatismo, Intervista, medico, medicina, Tuxla Gutierrez, Selva Lacandona, Maya, Municipio Autonomo San Manuel, sistema sanitario autonomo zapatista, sostegno internazionale, progetto clinica zapatista, libertario, anarchia, anarchico, autonomia, autogestione, solidarietà, libertà
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Intervista a cura della Coordinadora (http://coordinadora.noblogs.org) a Paolo, un compagno che vive nello stato messicano del Chiapas da molti anni, si è laureato in medicina a Tuxla Gutierrez (capitale amministrativa del Chiapas) e lavora in uno sperduto avamposto medico nella Selva Lacandona con le basi d'appoggio zapatiste (di etnie indigene Maya) che vivono nel Municipio Autonomo San Manuel in piccoli insediamenti rurali sparsi nella foresta. Medico italiano da molti anni in Chiapas, Paolo risponde a domande sulla situazione attuale e sugli sviluppi futuri con particolare riferimento al sistema sanitario autonomo zapatista. Per qualsiasi ulteriore informazione e per supportare concretamente il progetto clinica zapatista della Coordinadora scrivere a coordinadora@inventati.org. La Coordinadora è un luogo d’incontro libertario di individualità e di gruppi autonomi con un radicamento territoriale locale che presentano le proprie esperienze di autogestione e di solidarietà in Italia e all’estero. Molti dei partecipanti hanno appoggiato e appoggiano la lotta per la costruzione dell’autonomia zapatista in Chiapas (Messico) promuovendo, finanziando e realizzando progetti in loco insieme alle comunità indigene in resistenza. Riteniamo che lo zapatismo non possa essere automaticamente riproposto nelle nostre realtà, ma costituisca piuttosto uno stimolo a riprenderci il futuro e gestirlo con le nostre stesse mani. L’esperienza zapatista in Chiapas deve essere intesa come affermazione di un principio, come stimolo, e non come esempio da imitare pedissequamente. In questo contesto, Coordinadora vuole diventare uno strumento per la condivisione dei metodi di lavoro e delle esperienze caratterizzanti i diversi partecipanti, sia in Chiapas che nella propria realtà locale. Coordinadora può essere un esempio di coordinamento pratico delle azioni, sul nostro territorio e in Chiapas, di soggetti che mantengono una completa autonomia e libertà d’azione. Coordinadora è aperta a tutti coloro che condividono la lotta per la libertà, l’affermazione dei principi base dello zapatismo, l’autogestione nonché l’indipendenza dalle strutture di potere politico ed economico.
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2011-11-15
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Intervista a medico italiano in Chiapas
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Coordinadora, Messico, Chiapas, Zapatismo, Intervista, medico, medicina, Tuxla Gutierrez, Selva Lacandona, Maya, Municipio Autonomo San Manuel, sistema sanitario autonomo zapatista, sostegno internazionale, progetto clinica zapatista, libertario, anarchia, anarchico, autonomia, autogestione, solidarietà, libertà
[10.6 MB
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Intervista a cura della Coordinadora (http://coordinadora.noblogs.org) a Paolo, un compagno che vive nello stato messicano del Chiapas da molti anni, si è laureato in medicina a Tuxla Gutierrez (capitale amministrativa del Chiapas) e lavora in uno sperduto avamposto medico nella Selva Lacandona con le basi d'appoggio zapatiste (di etnie indigene Maya) che vivono nel Municipio Autonomo San Manuel in piccoli insediamenti rurali sparsi nella foresta. Medico italiano da molti anni in Chiapas, Paolo risponde a domande sulla situazione attuale e sugli sviluppi futuri con particolare riferimento al sistema sanitario autonomo zapatista. Per qualsiasi ulteriore informazione e per supportare concretamente il progetto clinica zapatista della Coordinadora scrivere a coordinadora@inventati.org. La Coordinadora è un luogo d’incontro libertario di individualità e di gruppi autonomi con un radicamento territoriale locale che presentano le proprie esperienze di autogestione e di solidarietà in Italia e all’estero. Molti dei partecipanti hanno appoggiato e appoggiano la lotta per la costruzione dell’autonomia zapatista in Chiapas (Messico) promuovendo, finanziando e realizzando progetti in loco insieme alle comunità indigene in resistenza. Riteniamo che lo zapatismo non possa essere automaticamente riproposto nelle nostre realtà, ma costituisca piuttosto uno stimolo a riprenderci il futuro e gestirlo con le nostre stesse mani. L’esperienza zapatista in Chiapas deve essere intesa come affermazione di un principio, come stimolo, e non come esempio da imitare pedissequamente. In questo contesto, Coordinadora vuole diventare uno strumento per la condivisione dei metodi di lavoro e delle esperienze caratterizzanti i diversi partecipanti, sia in Chiapas che nella propria realtà locale. Coordinadora può essere un esempio di coordinamento pratico delle azioni, sul nostro territorio e in Chiapas, di soggetti che mantengono una completa autonomia e libertà d’azione. Coordinadora è aperta a tutti coloro che condividono la lotta per la libertà, l’affermazione dei principi base dello zapatismo, l’autogestione nonché l’indipendenza dalle strutture di potere politico ed economico.
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Intervista a medico italiano in Chiapas
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Coordinadora, Messico, Chiapas, Zapatismo, Intervista, medico, medicina, Tuxla Gutierrez, Selva Lacandona, Maya, Municipio Autonomo San Manuel, sistema sanitario autonomo zapatista, sostegno internazionale, progetto clinica zapatista, libertario, anarchia, anarchico, autonomia, autogestione, solidarietà, libertà
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Intervista a cura della Coordinadora (http://coordinadora.noblogs.org) a Paolo, un compagno che vive nello stato messicano del Chiapas da molti anni, si è laureato in medicina a Tuxla Gutierrez (capitale amministrativa del Chiapas) e lavora in uno sperduto avamposto medico nella Selva Lacandona con le basi d'appoggio zapatiste (di etnie indigene Maya) che vivono nel Municipio Autonomo San Manuel in piccoli insediamenti rurali sparsi nella foresta. Medico italiano da molti anni in Chiapas, Paolo risponde a domande sulla situazione attuale e sugli sviluppi futuri con particolare riferimento al sistema sanitario autonomo zapatista. Per qualsiasi ulteriore informazione e per supportare concretamente il progetto clinica zapatista della Coordinadora scrivere a coordinadora@inventati.org. La Coordinadora è un luogo d’incontro libertario di individualità e di gruppi autonomi con un radicamento territoriale locale che presentano le proprie esperienze di autogestione e di solidarietà in Italia e all’estero. Molti dei partecipanti hanno appoggiato e appoggiano la lotta per la costruzione dell’autonomia zapatista in Chiapas (Messico) promuovendo, finanziando e realizzando progetti in loco insieme alle comunità indigene in resistenza. Riteniamo che lo zapatismo non possa essere automaticamente riproposto nelle nostre realtà, ma costituisca piuttosto uno stimolo a riprenderci il futuro e gestirlo con le nostre stesse mani. L’esperienza zapatista in Chiapas deve essere intesa come affermazione di un principio, come stimolo, e non come esempio da imitare pedissequamente. In questo contesto, Coordinadora vuole diventare uno strumento per la condivisione dei metodi di lavoro e delle esperienze caratterizzanti i diversi partecipanti, sia in Chiapas che nella propria realtà locale. Coordinadora può essere un esempio di coordinamento pratico delle azioni, sul nostro territorio e in Chiapas, di soggetti che mantengono una completa autonomia e libertà d’azione. Coordinadora è aperta a tutti coloro che condividono la lotta per la libertà, l’affermazione dei principi base dello zapatismo, l’autogestione nonché l’indipendenza dalle strutture di potere politico ed economico.
Una band di recente formazione, ma composta da musicisti collaudati che ripropone rielaborazioni free jazz degli storici canti di lotta anarchici e popolari.
Ultima creatura di Jacopo Andreini, Edoardo Ricci, Andrea Caprara, Stefano Bartolini e Francesco Di Mauro; questa volta ispirata alla tradizione anarchica.
Dalla Comune di Parigi del 1871 alla guerra di Spagna del 1936, ai movimenti contro il latifondo dell’Arneide nei primi anni ‘50 le melodie e le parole sono state tradotte, trasportate, riadattate per continuare a parlare a chi nel suo tempo si trova a lottare coi suoi mezzi contro un sistema che programmaticamente tenta in ogni modo di limitare la libertà personale e di pensiero.
Edoardo Ricci – sax sopranino, soprano & contralto, clarinetto basso, trombone, circuit bending
Stefano Bartolini – sax soprano, tenore & baritono, circuit bending
Francesco Di Mauro – sax soprano & baritono
Andrea Caprara – basso elettrico
Jacopo Andreini – batteria
Una band di recente formazione, ma composta da musicisti collaudati che ripropone rielaborazioni free jazz degli storici canti di lotta anarchici e popolari.
Ultima creatura di Jacopo Andreini, Edoardo Ricci, Andrea Caprara, Stefano Bartolini e Francesco Di Mauro; questa volta ispirata alla tradizione anarchica.
Dalla Comune di Parigi del 1871 alla guerra di Spagna del 1936, ai movimenti contro il latifondo dell’Arneide nei primi anni ‘50 le melodie e le parole sono state tradotte, trasportate, riadattate per continuare a parlare a chi nel suo tempo si trova a lottare coi suoi mezzi contro un sistema che programmaticamente tenta in ogni modo di limitare la libertà personale e di pensiero.
Edoardo Ricci – sax sopranino, soprano & contralto, clarinetto basso, trombone, circuit bending
Stefano Bartolini – sax soprano, tenore & baritono, circuit bending
Francesco Di Mauro – sax soprano & baritono
Andrea Caprara – basso elettrico
Jacopo Andreini – batteria
Una band di recente formazione, ma composta da musicisti collaudati che ripropone rielaborazioni free jazz degli storici canti di lotta anarchici e popolari.
Ultima creatura di Jacopo Andreini, Edoardo Ricci, Andrea Caprara, Stefano Bartolini e Francesco Di Mauro; questa volta ispirata alla tradizione anarchica.
Dalla Comune di Parigi del 1871 alla guerra di Spagna del 1936, ai movimenti contro il latifondo dell’Arneide nei primi anni ‘50 le melodie e le parole sono state tradotte, trasportate, riadattate per continuare a parlare a chi nel suo tempo si trova a lottare coi suoi mezzi contro un sistema che programmaticamente tenta in ogni modo di limitare la libertà personale e di pensiero.
Edoardo Ricci – sax sopranino, soprano & contralto, clarinetto basso, trombone, circuit bending
Stefano Bartolini – sax soprano, tenore & baritono, circuit bending
Francesco Di Mauro – sax soprano & baritono
Andrea Caprara – basso elettrico
Jacopo Andreini – batteria
Una band di recente formazione, ma composta da musicisti collaudati che ripropone rielaborazioni free jazz degli storici canti di lotta anarchici e popolari.
Ultima creatura di Jacopo Andreini, Edoardo Ricci, Andrea Caprara, Stefano Bartolini e Francesco Di Mauro; questa volta ispirata alla tradizione anarchica.
Dalla Comune di Parigi del 1871 alla guerra di Spagna del 1936, ai movimenti contro il latifondo dell’Arneide nei primi anni ‘50 le melodie e le parole sono state tradotte, trasportate, riadattate per continuare a parlare a chi nel suo tempo si trova a lottare coi suoi mezzi contro un sistema che programmaticamente tenta in ogni modo di limitare la libertà personale e di pensiero.
Edoardo Ricci – sax sopranino, soprano & contralto, clarinetto basso, trombone, circuit bending
Stefano Bartolini – sax soprano, tenore & baritono, circuit bending
Francesco Di Mauro – sax soprano & baritono
Andrea Caprara – basso elettrico
Jacopo Andreini – batteria
Una band di recente formazione, ma composta da musicisti collaudati che ripropone rielaborazioni free jazz degli storici canti di lotta anarchici e popolari.
Ultima creatura di Jacopo Andreini, Edoardo Ricci, Andrea Caprara, Stefano Bartolini e Francesco Di Mauro; questa volta ispirata alla tradizione anarchica.
Dalla Comune di Parigi del 1871 alla guerra di Spagna del 1936, ai movimenti contro il latifondo dell’Arneide nei primi anni ‘50 le melodie e le parole sono state tradotte, trasportate, riadattate per continuare a parlare a chi nel suo tempo si trova a lottare coi suoi mezzi contro un sistema che programmaticamente tenta in ogni modo di limitare la libertà personale e di pensiero.
Edoardo Ricci – sax sopranino, soprano & contralto, clarinetto basso, trombone, circuit bending
Stefano Bartolini – sax soprano, tenore & baritono, circuit bending
Francesco Di Mauro – sax soprano & baritono
Andrea Caprara – basso elettrico
Jacopo Andreini – batteria
Una band di recente formazione, ma composta da musicisti collaudati che ripropone rielaborazioni free jazz degli storici canti di lotta anarchici e popolari.
Ultima creatura di Jacopo Andreini, Edoardo Ricci, Andrea Caprara, Stefano Bartolini e Francesco Di Mauro; questa volta ispirata alla tradizione anarchica.
Dalla Comune di Parigi del 1871 alla guerra di Spagna del 1936, ai movimenti contro il latifondo dell’Arneide nei primi anni ‘50 le melodie e le parole sono state tradotte, trasportate, riadattate per continuare a parlare a chi nel suo tempo si trova a lottare coi suoi mezzi contro un sistema che programmaticamente tenta in ogni modo di limitare la libertà personale e di pensiero.
Edoardo Ricci – sax sopranino, soprano & contralto, clarinetto basso, trombone, circuit bending
Stefano Bartolini – sax soprano, tenore & baritono, circuit bending
Francesco Di Mauro – sax soprano & baritono
Andrea Caprara – basso elettrico
Jacopo Andreini – batteria
Una band di recente formazione, ma composta da musicisti collaudati che ripropone rielaborazioni free jazz degli storici canti di lotta anarchici e popolari.
Ultima creatura di Jacopo Andreini, Edoardo Ricci, Andrea Caprara, Stefano Bartolini e Francesco Di Mauro; questa volta ispirata alla tradizione anarchica.
Dalla Comune di Parigi del 1871 alla guerra di Spagna del 1936, ai movimenti contro il latifondo dell’Arneide nei primi anni ‘50 le melodie e le parole sono state tradotte, trasportate, riadattate per continuare a parlare a chi nel suo tempo si trova a lottare coi suoi mezzi contro un sistema che programmaticamente tenta in ogni modo di limitare la libertà personale e di pensiero.
Edoardo Ricci – sax sopranino, soprano & contralto, clarinetto basso, trombone, circuit bending
Stefano Bartolini – sax soprano, tenore & baritono, circuit bending
Francesco Di Mauro – sax soprano & baritono
Andrea Caprara – basso elettrico
Jacopo Andreini – batteria
Una band di recente formazione, ma composta da musicisti collaudati che ripropone rielaborazioni free jazz degli storici canti di lotta anarchici e popolari.
Ultima creatura di Jacopo Andreini, Edoardo Ricci, Andrea Caprara, Stefano Bartolini e Francesco Di Mauro; questa volta ispirata alla tradizione anarchica.
Dalla Comune di Parigi del 1871 alla guerra di Spagna del 1936, ai movimenti contro il latifondo dell’Arneide nei primi anni ‘50 le melodie e le parole sono state tradotte, trasportate, riadattate per continuare a parlare a chi nel suo tempo si trova a lottare coi suoi mezzi contro un sistema che programmaticamente tenta in ogni modo di limitare la libertà personale e di pensiero.
Edoardo Ricci – sax sopranino, soprano & contralto, clarinetto basso, trombone, circuit bending
Stefano Bartolini – sax soprano, tenore & baritono, circuit bending
Francesco Di Mauro – sax soprano & baritono
Andrea Caprara – basso elettrico
Jacopo Andreini – batteria
Una band di recente formazione, ma composta da musicisti collaudati che ripropone rielaborazioni free jazz degli storici canti di lotta anarchici e popolari.
Ultima creatura di Jacopo Andreini, Edoardo Ricci, Andrea Caprara, Stefano Bartolini e Francesco Di Mauro; questa volta ispirata alla tradizione anarchica.
Dalla Comune di Parigi del 1871 alla guerra di Spagna del 1936, ai movimenti contro il latifondo dell’Arneide nei primi anni ‘50 le melodie e le parole sono state tradotte, trasportate, riadattate per continuare a parlare a chi nel suo tempo si trova a lottare coi suoi mezzi contro un sistema che programmaticamente tenta in ogni modo di limitare la libertà personale e di pensiero.
Edoardo Ricci – sax sopranino, soprano & contralto, clarinetto basso, trombone, circuit bending
Stefano Bartolini – sax soprano, tenore & baritono, circuit bending
Francesco Di Mauro – sax soprano & baritono
Andrea Caprara – basso elettrico
Jacopo Andreini – batteria
Una band di recente formazione, ma composta da musicisti collaudati che ripropone rielaborazioni free jazz degli storici canti di lotta anarchici e popolari.
Ultima creatura di Jacopo Andreini, Edoardo Ricci, Andrea Caprara, Stefano Bartolini e Francesco Di Mauro; questa volta ispirata alla tradizione anarchica.
Dalla Comune di Parigi del 1871 alla guerra di Spagna del 1936, ai movimenti contro il latifondo dell’Arneide nei primi anni ‘50 le melodie e le parole sono state tradotte, trasportate, riadattate per continuare a parlare a chi nel suo tempo si trova a lottare coi suoi mezzi contro un sistema che programmaticamente tenta in ogni modo di limitare la libertà personale e di pensiero.
Edoardo Ricci – sax sopranino, soprano & contralto, clarinetto basso, trombone, circuit bending
Stefano Bartolini – sax soprano, tenore & baritono, circuit bending
Francesco Di Mauro – sax soprano & baritono
Andrea Caprara – basso elettrico
Jacopo Andreini – batteria
Una band di recente formazione, ma composta da musicisti collaudati che ripropone rielaborazioni free jazz degli storici canti di lotta anarchici e popolari.
Ultima creatura di Jacopo Andreini, Edoardo Ricci, Andrea Caprara, Stefano Bartolini e Francesco Di Mauro; questa volta ispirata alla tradizione anarchica.
Dalla Comune di Parigi del 1871 alla guerra di Spagna del 1936, ai movimenti contro il latifondo dell’Arneide nei primi anni ‘50 le melodie e le parole sono state tradotte, trasportate, riadattate per continuare a parlare a chi nel suo tempo si trova a lottare coi suoi mezzi contro un sistema che programmaticamente tenta in ogni modo di limitare la libertà personale e di pensiero.
Edoardo Ricci – sax sopranino, soprano & contralto, clarinetto basso, trombone, circuit bending
Stefano Bartolini – sax soprano, tenore & baritono, circuit bending
Francesco Di Mauro – sax soprano & baritono
Andrea Caprara – basso elettrico
Jacopo Andreini – batteria
Una band di recente formazione, ma composta da musicisti collaudati che ripropone rielaborazioni free jazz degli storici canti di lotta anarchici e popolari.
Ultima creatura di Jacopo Andreini, Edoardo Ricci, Andrea Caprara, Stefano Bartolini e Francesco Di Mauro; questa volta ispirata alla tradizione anarchica.
Dalla Comune di Parigi del 1871 alla guerra di Spagna del 1936, ai movimenti contro il latifondo dell’Arneide nei primi anni ‘50 le melodie e le parole sono state tradotte, trasportate, riadattate per continuare a parlare a chi nel suo tempo si trova a lottare coi suoi mezzi contro un sistema che programmaticamente tenta in ogni modo di limitare la libertà personale e di pensiero.
Edoardo Ricci – sax sopranino, soprano & contralto, clarinetto basso, trombone, circuit bending
Stefano Bartolini – sax soprano, tenore & baritono, circuit bending
Francesco Di Mauro – sax soprano & baritono
Andrea Caprara – basso elettrico
Jacopo Andreini – batteria
Hanno sfondato la porta di casa con la furia devastatrice delle teste di cuoio. Hanno rovistato nell’appartamento del blogger californiano Jason Chen sequestrando computer e archivi. Il tutto per venire a capo del giallo della scomparsa di un segretissimo prototipo di iPhone 4, dimenticato in un bar “per una birra di troppo”.
Nata in un garage con la bandiera dei pirati sventolante, creata da un ex hippy e da un hacker, oggi Apple lancia strali contro i software liberi, promuove crociate antiporno e dichiara dissanguanti guerre di brevetti. Sullo sfondo pulsano la guerra dei formati, del web e delle libertà digitali. Apple non è più l’azienda dei creativi che anni fa ci esortava con il Think Different, ma il peggior nemico dell’underground digitale, come dimostra il blitz contro il blogger di Gizmodo che ha realizzato lo scoop dell’anno: le foto in anteprima dell’iPhone 4G. Mela Marcia parte da questa vicenda per sviscerare cosa si nasconde dietro alla mutazione di Apple: la mania della segretezza, l’astuto ruolo del messia laico Steve Jobs, il potere del marketing aggressivo e il bluff dell’iPad. Il volume è completato dalla storia del giornalismo 2.0 nell’era di blogger coraggiosi e di “gossip merchant”.
Mela marcia è anche un libro interattivo: grazie ai codici QR sparsi nel testo è possibile accedere ad approfondimenti e filmati in rete, tramite uno smartphone e un’applicazione (rigorosamente free).
Questo libro non finisce qui. È un continuo work in progress pensato per non restare chiuso tra due copertine, ma per continuare a raccontare storie (di Apple, ma anche di moltissime altre aziende, realtà e situazioni dell’IT) di cui di solito non si parla.
NGN è formato da:
Ferry Byte, cyber-hacktivist della prima ora, fondatore della mailing list Cyber Rights. È autore di I motori di ricerca nel caos della rete.
Mirella Castigli scrive su Pc Magazine, Computer Idea e ITespresso.it dal 2000.
Caterina Coppola, editor di Gizmodo Italia e giornalista presso la redazione di Gay.it.
Franco Vite, storico ed esperto di GNU/Linux, tiene corsi sui software liberi.
Hanno sfondato la porta di casa con la furia devastatrice delle teste di cuoio. Hanno rovistato nell’appartamento del blogger californiano Jason Chen sequestrando computer e archivi. Il tutto per venire a capo del giallo della scomparsa di un segretissimo prototipo di iPhone 4, dimenticato in un bar “per una birra di troppo”.
Nata in un garage con la bandiera dei pirati sventolante, creata da un ex hippy e da un hacker, oggi Apple lancia strali contro i software liberi, promuove crociate antiporno e dichiara dissanguanti guerre di brevetti. Sullo sfondo pulsano la guerra dei formati, del web e delle libertà digitali. Apple non è più l’azienda dei creativi che anni fa ci esortava con il Think Different, ma il peggior nemico dell’underground digitale, come dimostra il blitz contro il blogger di Gizmodo che ha realizzato lo scoop dell’anno: le foto in anteprima dell’iPhone 4G. Mela Marcia parte da questa vicenda per sviscerare cosa si nasconde dietro alla mutazione di Apple: la mania della segretezza, l’astuto ruolo del messia laico Steve Jobs, il potere del marketing aggressivo e il bluff dell’iPad. Il volume è completato dalla storia del giornalismo 2.0 nell’era di blogger coraggiosi e di “gossip merchant”.
Mela marcia è anche un libro interattivo: grazie ai codici QR sparsi nel testo è possibile accedere ad approfondimenti e filmati in rete, tramite uno smartphone e un’applicazione (rigorosamente free).
Questo libro non finisce qui. È un continuo work in progress pensato per non restare chiuso tra due copertine, ma per continuare a raccontare storie (di Apple, ma anche di moltissime altre aziende, realtà e situazioni dell’IT) di cui di solito non si parla.
NGN è formato da:
Ferry Byte, cyber-hacktivist della prima ora, fondatore della mailing list Cyber Rights. È autore di I motori di ricerca nel caos della rete.
Mirella Castigli scrive su Pc Magazine, Computer Idea e ITespresso.it dal 2000.
Caterina Coppola, editor di Gizmodo Italia e giornalista presso la redazione di Gay.it.
Franco Vite, storico ed esperto di GNU/Linux, tiene corsi sui software liberi.
Hanno sfondato la porta di casa con la furia devastatrice delle teste di cuoio. Hanno rovistato nell’appartamento del blogger californiano Jason Chen sequestrando computer e archivi. Il tutto per venire a capo del giallo della scomparsa di un segretissimo prototipo di iPhone 4, dimenticato in un bar “per una birra di troppo”.
Nata in un garage con la bandiera dei pirati sventolante, creata da un ex hippy e da un hacker, oggi Apple lancia strali contro i software liberi, promuove crociate antiporno e dichiara dissanguanti guerre di brevetti. Sullo sfondo pulsano la guerra dei formati, del web e delle libertà digitali. Apple non è più l’azienda dei creativi che anni fa ci esortava con il Think Different, ma il peggior nemico dell’underground digitale, come dimostra il blitz contro il blogger di Gizmodo che ha realizzato lo scoop dell’anno: le foto in anteprima dell’iPhone 4G. Mela Marcia parte da questa vicenda per sviscerare cosa si nasconde dietro alla mutazione di Apple: la mania della segretezza, l’astuto ruolo del messia laico Steve Jobs, il potere del marketing aggressivo e il bluff dell’iPad. Il volume è completato dalla storia del giornalismo 2.0 nell’era di blogger coraggiosi e di “gossip merchant”.
Mela marcia è anche un libro interattivo: grazie ai codici QR sparsi nel testo è possibile accedere ad approfondimenti e filmati in rete, tramite uno smartphone e un’applicazione (rigorosamente free).
Questo libro non finisce qui. È un continuo work in progress pensato per non restare chiuso tra due copertine, ma per continuare a raccontare storie (di Apple, ma anche di moltissime altre aziende, realtà e situazioni dell’IT) di cui di solito non si parla.
NGN è formato da:
Ferry Byte, cyber-hacktivist della prima ora, fondatore della mailing list Cyber Rights. È autore di I motori di ricerca nel caos della rete.
Mirella Castigli scrive su Pc Magazine, Computer Idea e ITespresso.it dal 2000.
Caterina Coppola, editor di Gizmodo Italia e giornalista presso la redazione di Gay.it.
Franco Vite, storico ed esperto di GNU/Linux, tiene corsi sui software liberi.