In spagnolo sonno e sogno sono la stessa parola. Una puntata fra le braccia di Morfeo e del Mazapegul perché forse la vita è un sogno, ma di sicuro senza sonno non c'è vita
In Italia ci sono profonde tracce del rapporto con il mondo musulmano, sia arabo che turco.Un lungo incontro-scontro fra una penisola al centro del Mediterraneo, e territori e comunità diverse, anche se dalla penisola sembravano, e continuano a sembrare un insieme indistinto: mori, saraceni, arabi o turchi.
Dom lom e rom sono tutti e tre alcuni dei nomi delle comunità romanés sparse fra il nord dell’India e l’Europa: in Azerbaigian, Armenia, Persia, Libano o Egitto. Ci accompagnano in questo viaggio attraverso il jazz e il mugham azeri o la danza ghawazi vari strumenti di corda: il tar, il buzuq e il qanun.
Gli occhi scuri sono quelli più diffusi in tutto il mondo e la musica, specialmente quella in spagnolo, è piena di canzoni dedicate a quegli occhi neri che ci fanno disperare, sospirare, rattristare o infuocare.
I popoli romanì sono stati vittime di genocidio e persecuzioni durante 600 anni in Europa. L'ultimo e più conosciuto intento di genocidio è il porrajmos o samudaripen durante la Seconda Guerra Mondiale, ma nella Spagna dell'Ottocento ci fu un primo intento deliberato di sistematico sterminio, La Grande Retata.
Il Perù non è solo Ande. Il lascito delle culture africane assieme a quelle andine e spagnole ha creato un complesso intreccio culturale.Musica per non dimenticare le condizioni, le leggi e i sopprusi della schiavitù, tuttora esistente nel mondo.
Viaggio musicale attraverso i Llanos, le pianure fra la Colombia e il Venezuela, per conoscere la sua storia guerrigliera, la cultura llanera e il joropo, anticipato da un breve salto in Maremma.
Puntata n.6 di Tracce resistenti musica e info internazionaliste, realizzata per www.RadioDefault.it in collaborazione con nomads.indivia.net. Temi affrontati Mexico, Guinea Conakry
Marlane. La fabbrica dei veleni. Storia e storie avvelenate
di Francesco Cirillo e Luigi Pacchiano. La Marlane di Praia a Mare (CS), fabbrica tessile del gruppo Marzotto, dal 1973 al 2001 ha causato oltre 100 operai morti per tumore e altri 60 ammalati ancora oggi. Il territorio e il mare di Praia sono serviti da discarica per i rifiuti tossici delle lavorazioni. Tutto questo è avvenuto con la complicità delle amministrazioni locali e dei partiti (di centro destra e centro sinistra), delle autorità sanitarie, di Cgil-Cisl-Uil, dei mezzi di “informazione”; che per anni hanno negato, minimizzato, insabbiato, ma anche criminalizzato chi lottava contro il lavoro portatore di morte, contro la fabbrica dei veleni. La strage di Praia a Mare non è avvenuta “per caso”, per “mancata conoscenza” dei prodotti usati nel ciclo lavorativo. La strage di Praia è avvenuta per scelta, la scelta del profitto. Quella scelta che vede nelle misure di sicurezza, nella salvaguardia della salute e delle vite di chi lavora, solamente un elemento aggiuntivo del “costo del lavoro”, un onere da evitare con cura per non diminuire i profitti, per “garantire” l'occupazione. Il libro di Francesco Cirillo, scritto insieme all’operaio Luigi Pacchiano, è corredato dalle interviste di Giulia Zanfino.
Francesco Cirillo è nato a Diamante nel 1950 dove vive, scrive e dipinge. Militante no global ed ambientalista, tra i fondatori dei Verdi in Italia nel 1986, si occupa di problematiche sociali ed ambientali legate alla sua terra che odia e ama nello stesso tempo. Blogger e Giornalista pubblicista collabora con varie testate giornalistiche quali Mezzoeuro, Cultura Calabrese, il Diogene.
È direttore responsabile, dal 2002, del mensile dell'Amministrazione Comunale di Diamante “L'Olmo”; direttore del periodico dei detenuti “L'evasione - idee in fuga”. Per la sua attività giornalistica in campo ambientale ha ricevuto nel 2005 il Premio nazionale di Ecologia “Luigiano d'Oro”. Gestisce i siti www.sciroccorosso.org, ed i blog http://scirocco.blog.tiscali.it e http://blog.libero.it dalla trincea da dove continua la sua battaglia contro la 'ndrangheta nella politica e le devastazioni ambientali.
Per info: www.coessenza.org/news156-Marlane-la-fabbrica-dei-veleni-156.htm
Ore 22.30
Concerto EGLE SOMMACAL
Il chitarrista dei MASSIMO VOLUME, con una composizione che vede nella presenza dei fiati un chiaro riferimento al dixieland e in parte al blues, consolida il suo interesse per la chitarra acustica, per le tecniche di fingerpicking trasportate anche sull’elettrica, nonché una certa passione per l’American Primitive di John Fahey, un insieme di fattori che permette il formarsi di una atmosfera onirica dai risvolti imprevedibili.
Tornati nello Z00 dopo una lunga assenza e con mancanze evidenti...ma siamo tornati! la Kiki è partita per il progetto Nomads verso il marocco, Susanna è rimasta a casa, la scimmia non è tornata, ma.....il M°Mozart, l'Idrofonico ed Eky nella sedicesima puntata cosa faranno...???? forse avranno ospiti, forse no...chissà...?!? il Comitato WillieSindaco evolve e anche gli inediti musicali di Willie...
Eccoci qua, mhà chi lo sa... 31 dicembre 2010, arriva anche quest'anno l'ultimo giorno dell'anno... e lo Zoo che fa? oggi qua domani là... grandi ospiti e stars popoleranno questa puntata, WILLIE SINDACO, WILLIE SINDACO, WILLIE SINDACO!!!! il M° Mozart sarà sicuramente tirato a festa ma un po' stressato dalla fine dell'anno... la Scimmia balla da una settimana urlando cose sconce e bestemmie in svariati dialetti europei Eky e Kiki continuano a rispondere a mail e telefonate da quando il M° Mozart è in sciopero, V.I.P è in sciopero...insieme al M°Mozart, ma SpazioDagliSpaziCheViviamo rivela verità dalla nostra costituzione... l'Idrofonico nn sa + come placare il kaos...quindi se lo gode! S'invertono ruoli, parole, persone, concetti...+KAOS+KAOS+KAOS+KAOS+KAOS... BUON ANNO A TUTTI!
Tutti son in pausa estiva, chi a Finale di Pollina, chi in giro.. La Kiki solo in studio, si lamenta e se la canta e balla da sola. Si parla, dello sgombero in via Legnano del 21 luglio, del report sull'ultima riunione di abitare nella crisi , del prossimo anti mtv day e varie ed eventuali.
presentazione libri
GIOVEDI 3 GIUGNO 010, ore 19,00
L'uniforme e l'anima.
Indagine sul vecchio e nuovo fascismo
Edizioni Action30, Bari 2009
Festival sociale delle culture antifasciste
http://2010.fest-antifa.net/ al modo info shop, libreria di via Mascarella
COLLETTIVO Action30: formatosi tra il 2005 e il 2006, è un gruppo multivocale composto da grafici, fotografi, disegnatori, video-maker, ricercatori, giornalisti e attivisti, residenti in Italia e in Francia, il cui obiettivo è percepire le “nuove” forme di razzismo e di fascismo usando gli anni 30 del XX secolo come una lente d’ingrandimento.
La tragica lucidità di quegli anni serve, infatti, a rendere meno opachi i paesaggi di oggi e a stimolare nuove posture critiche e creative.
In pochi mesi siamo passati da “niente è fascismo” a “tutto è fascismo”. Ma in che cosa il nuovo fascismo differisce dal vecchio? Vecchio e nuovo si escludono a vicenda o possono invece convivere, sovrapporsi, articolarsi, magari confondersi in qualcosa di più difficile da afferrare e quindi da combattere?
Piuttosto che rispondere a queste domande, L’uniforme e l’anima cerca di farle emergere in tutto il loro spessore storico e critico, etico e politico.
Un viaggio nel cuore di tenebra delle società contemporanee. Una ricerca sul rapporto tra “vecchie” e “nuove” forme di razzismo e fascismo attraverso il pensiero di alcuni protagonisti della vita intellettuale e politica dagli anni 1920-30 ad oggi.
I ricercatori del collettivo Action30 hanno mobilitato alcuni autori che in modi e tempi diversi si sono interrogati sul tema: Georges Bataille, Jonathan Littell e Klaus Theweleit, George Jackson, Pier Paolo Pasolini, Michel Foucault, Gilles Deleuze e Félix Guattari, Giorgio Agamben, Umberto Eco, James G. Ballard. Ne è scaturito un confronto originale e a volte sorprendente, nel quale s’intrecciano diverse prospettive critiche:
Incontro con gli autori Pierangelo Di Vittorio, Enrico Mastropierro, Andrea Russo, e Giuseppe Palumbo
Un viaggio nel cuore di tenebra delle società contemporanee. Una ricerca sul rapporto tra “vecchie” e “nuove” forme di razzismo e fascismo attraverso il pensiero di alcuni protagonisti della vita intellettuale e politica dagli anni 1920-30 ad oggi.
Incontro con gli autori Pierangelo Di Vittorio, Enrico Mastropierro, Andrea Russo, e Giuseppe Palumbo
Un viaggio nel cuore di tenebra delle società contemporanee. Una ricerca sul rapporto tra “vecchie” e “nuove” forme di razzismo e fascismo attraverso il pensiero di alcuni protagonisti della vita intellettuale e politica dagli anni 1920-30 ad oggi.
le indagini storiche di Michel Foucault, la tradizione dell’operaismo italiano, gli studi di Philippe Lacoue-Labarthe e Jean-Luc Nancy sul mito nazista e sul rapporto tra estetica e politica, l’analisi dei miti pop inaugurata da Roland Barthes.
Il risultato è un volume unico nel suo genere, insieme erudito e militante, denso e tagliente, destinato ad alimentare il dibattito filosofico e politico.
Il libro ricostruisce con dovizia di particolari, fatti e personaggi, un capitolo cruciale del nostro recente passato: i morti rossi. Un libro che racconta tutto sui giovani rossi “morti di politica” per mano delle forze dell’ordine o dei neofascisti, nel quale l'autore racconta la vicenda umana e politica di ventidue ragazzi, raccogliendo testimonianze in tutta Italia e ripercorrendo un pezzo di storia ancora oscuro di questo Paese. Una testimonianza che contribuisce a far rivivere quei ragazzi nel ricordo di quanti li hanno conosciuti e amati. Di quanti, in molti casi, a oltre tre decenni di distanza, aspettano ancora una parola se non di verità, di giustizia.
Il libro ricostruisce con dovizia di particolari, fatti e personaggi, un capitolo cruciale del nostro recente passato: i morti rossi. Un libro che racconta tutto sui giovani rossi “morti di politica” per mano delle forze dell’ordine o dei neofascisti, nel quale l'autore racconta la vicenda umana e politica di ventidue ragazzi, raccogliendo testimonianze in tutta Italia e ripercorrendo un pezzo di storia ancora oscuro di questo Paese. Una testimonianza che contribuisce a far rivivere quei ragazzi nel ricordo di quanti li hanno conosciuti e amati. Di quanti, in molti casi, a oltre tre decenni di distanza, aspettano ancora una parola se non di verità, di giustizia.
Trio chitarra, batteria e tromba da Cuneo, impro free per una foresta di ritmi
tra jazz core e il Miles elettrico passando per una montagna di blues e
rock’n’roll. Immaginate Bo Diddley a suonar cover di Bitches Brew!!