Presentazione del libro _Morti in una città silente. La strage dell'8 marzo 2020 nel carcere di Sant'Anna di Modena_ edito da Sensisbili alle Foglie, assieme all'autrice Sara Manzoli e con Alice Miglioli
C’è una striscia di sabbia, là dove il deserto del Sahara incontra l’Oceano Atlantico che non è più la stessa terra perché non ha più il suo popolo e c’è un popolo che vive altrove senza la sua terra. Sono i saharaui, protagonisti di una storia di dolore e sofferenza ma soprattutto di resistenza e di lotta.
C’è un’isola che stato il primo posto ad abolire la schiavitù nel mondo grazie all’insurrezione degli schiavi. Un' isola che ha sconfitto le truppe napoleoniche stanziate nelle colonie, ma ha dovuto comprare la sua emancipazione con tanti soldi e ora è uno dei paesi più poveri al mondo. C’è un’isola dove musica e politica molto spesso sono intrecciate. Un isola devastata da uragani e terremoti come quello del 2010 il secondo terremoto più distruttivo della storia dell'uomo.
Cantautori e gruppi di generi diversi danno voce a poeti maledetti e censurati per molti anni in Spagna. Un contributo per mantere vive le parole e la memoria di varie generazioni stroncate dal fascismo e la guerra.
Parliamo con Francesco di Torino del provvedimento di Divieto di Dimora scattato la mattina del 25 maggio per 12 compagn*, a causa di una contestazione della ditta
Attraverso un intervista a Francesco Cordio, regista del documentario "Lo stato della follia", percorriamo le fasi che dovrebbero portare alla chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziario. Una puntata che vuole essere folle. Come è iniziato questo progetto? Dove hanno indugiato le tue telecamere e cosa hanno invece ripreso? L'abolizione per decreto e non per lotta popolare.. A chi è dedicato il film? A breve il film tornerà a Bologna, dove?A cosa stai lavorando adesso?
Stralcio di intervista fatta da terre nuove edizioni, dove Giorgio Antonucci parla del pensiero e la psichiatria. Lettura della poesia "Limbo intriso" tratta dal documentario "Code di lucertola" di Valentina Giovanardi
Riprendiamo la questione migrazione con l'avvocato Rosa: Qual'è una buona pratica che un migrante potrebbe seguire per esser sicuro che al momento della richiesta del rinnovo del permesso di soggiorno per motivi lavorativi questo abbia tutte le carte in regola? E se il lavoratore scoprisse che il datore di lavoro non versa i contributi? Esistono sportelli che forniscono assistenza legale ai quali chiedere informazioni e che abbiano un ambiente migliore di quello della questura? Possiamo spiegare perché abbiamo definito la questura di Bologna come un luogo non disponibile o facile da affrontare per un migrante che debba svolgere pratiche per rinnovare il suo permesso di soggiorno?
FIRENZE: La procura ha richiesto il rinvio a giudizio per omicidio colposo per i 4 carabinieri e i 3 soccorritori del 118 che hanno soccorso Riccardo Magherini, il 40enne deceduto nella notte tra il 2 e il 3 Marzo a Firenza mentre veniva arrestato. Uno dei militari deve rispondere anche di percosse perchè un video girato dai passanti mostra mentre lo colpisce con qualche calcio quando era già atterra immobilizzato - ROMA, Rebibbia: A 60 anni, malata di tumore e ancora detenuta - NAPOLI: Familiari di un detenuto 75enne denunciano che viene lasciato in cella senza cure - MONTELUPO FIORENTINO: Un detenuto per protesta da fuoco alla cella ma i giornali giornali locali si preoccupano solo di chi lavora al suo interno - FOSSOMBRONE: Un detenuto per protesta brucia i suppellettili della propria cella - CATANIA, Bicocca: Un detenuto in regime di alta sicurezza da fuoco alla sua cella. Sarà forse che ci dobbiamo chiedere il perché un uomo rischia la propria vita dando fuoco alla cella in cui è rinchiuso? - CIE, BARI: Grazie alla campagna dell'ordine dei giornalisti "Lasciateci entrare" questi riescono ad entrare si fa loro divieto di riprendere e fotografare - SPOLETO, Maiano: Il direttore del penitenziario Luca Sardella trova inqualificabile e smentisce tutte le accuse formulate a suo indirizzo e a quello dei suoi collaboratori e si riserva di disporre una querela per vie legali per i documenti redatti e firmati dal garante dei detenuti regionale Luca Fiorio con i quali contesta una raffica di anomalie osservate all'interno di quel carcere - LAVORO: Andrea Esposito in una lettera scritta al presidente dell'associazione ex detenuti organizzati di Napoli Pietro Ioia, descrive così le case lavoro: "Per 2 anni l'internato non lavora in pratica viene solamente escluso dalla società per 24 mesi con il risultato che quando esce è ancora più isolato ed emarginato di prima, io non ho imparato nulla!" - NOTAV: Sono 9 anni e 6 mesi gli anni richiesti per i compagni Chiara, Niccolò, Mattia, Claudio dai PM Padalino e Rinaudo dopo una inverosimile requisitoria farcita di un lessico proprio solo al sistema che difendono. La solidarietà però non tarda ad arrivare: a Venezia è stata imbrattato il tribunale con scritte contro l'alta velocità mentre a Milano sono stati sfasciati bancomat e auto di lusso
Parliamo insieme a Paola Schipani volontaria del carcere di Arghillà di Reggio Calabria: Cos'è la vostra associazione e perché si occupa di carcere? Quale sono le attività che mettete in atto e promuovete all'interno del carcere? Quali sono i progetti? Dove prendete i libri? Avete una biblioteca? Com'è la situazione all'interno del carcere? Per l'invio dei libri, con dedica, scrivere a: Comunità di vita cristiana - Via Cimino 4 89125 - Reggio Calabria
Lettura di estratti di una lettera comunicato dal carcere di spoleto firmata da 70 detenuti e della lettera di Maurizio Alfieri sempre dal carcere di Spoleto. Notiziario: CIE, Bari: picchiato un immigrato albanese residente in Italia da 15 anni per essersi opposto alla deportazione. Le urla vengono sentite dalle altre persone in cella che accatastano e li incendiano e dalla mattina seguente incominciano uno sciopero della fame - MOS MAIORUM: L'operazione si è svolta dal 13 al 26 Ottobre, si trattava di un rastrellamento di migranti ordito a livello europeo per arrestare, controllare, raccogliere informazioni su centinaia di persone in rafforzamento delle politiche anti-immigrazione - MESSICO: Annunciata mediante comunicato la fine dello sciopero della fame dei compagni Abraham Cortes Ávila, Fernando Bárcenas, Carlos López, Mario Gonzales - CILE,Rancagua: Giovedì 16 ottobre, 25 secondini sono stati rinviati a giudizio per il reato di tortura dopo aver malmenato 57 detenuti del carcere di alta sicurezza. Il caso è venuto alla luce dopo che un video riprendeva la scena. - SUICIDI: Dal 16 al 20 ottobre 4 detenuti si sono tolti la vita nei carceri italiani, 114 morti in carcere di cui 36 per suicidio dall'inizio del 2014. - Sono 3752 gli anziani detenuti ancora in carcere perché ritenuti pericolosi. - MODENA: Come ciclicamente in altri luoghi di detenzione, torna di nuovo l'allarme tubercolosi - GIUSTIZIA: Congelato alla camera la proposta di legge che dovrebbe cancellare per i reati associativi l'ergastolo ostativo che impedisce di accedere a qualsiasi pena alternativa e che nega ogni beneficio penitenziario. - EVENTI: 5 Novembre presentazione a Modo Infoshock del libro "Andarsene dal carcere"scritto da Don Max Burgin, Giovanni Lentini, Michele Pontolillo, Vanessa Bevitori
Chiachierata con un detenuto della Dozza in permesso e un sacerdote che ci lavora: D:Come hai ottenuto il permesso? Quali sono i criteri che la commissione adotta per dare parere positivo ad un permesso? Per quale ragione il potere si struttura in senso verticale creando un meccanismo di sudditanza? - S:Come vive una figura esterna questo rapporto gerarchico e militirizzazione? - D:Qual'è il percorso per uscire dal penitenziario con dignità? (D:detenuto, S:sacerdote)
BARI: Il 29 maggio Alessandro Simone di 28 anni si impicca nella sua cella. Era in attesa di giudizio - ANCONA, Monte Acuto: Bilancio di un tentato suicidio e un suicidio il 29 maggio - GIARRE: Daniele Sparti di 32 anni, malato e sottoposto da tempo ad ossigeno terapia, muore il 25 Aprile. Secondo le prime ricostruzioni, l'ossigeno sarebbe finito nella nottata senza che nessuno se ne accorgesse - ORISTANO, Massama: Il nuovo carcere è già sovraffollato, i detenuti da una settimana protestano con battiture - AGRIGENTO, Sciacca: Manca l'acqua alla casa circondariale, i detenuti si organizzano per fare battiture per protestare contro le condizioni igieniche sanitarie in cui sono lasciati vivere - ALBA: E' stato trasferito qui il detenuto di 50 anni che si era arrampicato al terzo piano del carcere di Ivrea minacciando di buttarsi giù per cercare di convincere il magistrato di sorveglianza di concedergli un avvicinamento ad un carcere in vicinanza dei suoi genitori - BUSTO ARSIZIO: In costruzione 100 celle in più per ampliare il carcere già esistente - NICOSIA: In procinto di chiudere, rimangono solo una decina di detenuti in regime di art.21 considerata a bassa pericolosità che potendo uscire dal carcere vengono utilizzati da facchini. Gli altri detenuti sono stati ammassati nei carceri limitrofi - RAGUSA: 2 casi di scabbia - CASA: Vincenzo Varesano di 76 anni con diversi problemi di salute non potrà scontare i domiciliari perché non ha una casa - VERONA: Donna ai domiciliari tenta di tagliare il braccialetto elettronico e viene nuovamente arrestata - ISRAELE: Ricoverati 40 detenuti palestinesi in sciopero della fame da oltre 1 mese per protestare contro la detenzione amministrativa - EGITTO: 20000 detenuti in sciopero della fame per protestare contro i maltrattamenti e le condizioni di vita inumane, tra loro anche innumerevoli attivisti politici nonostante il governo neghi la loro presenza - SPAGNA, Coruña: Il tribunale invita Pepita Seoane a presentarsi all'udienza preliminare perché accusata di apologia del terrorismo. Pepita è madre del detenuto politico Paco Cela e degli ex detenuti Susa e Carlos è accusata di aver giustificato le azioni del gruppo Grapo - TORINO: Andrea di 27 anni, ora fuori pericolo, è stato accoltellato nella metropolitana dopo esser stato aggredito da un gruppo di 6 fascisti. La DIGOS cerca di ridimensionare la cosa come una bravata di una baby gang - PIEMONTE: 3 giugno, perquisizioni in 25 abitazioni ai danni di anarchici comandate dai PM Pedrotta e Rinaudo, tra questi anche l'Asilo e l'occupazione abitativa di via Lanino. Notificate anche misure cautelari: 11 in carcere, 6 ai domiciliari, 4 obblighi di dimora, 4 divieto di dimora, 4 obblighi di firma - APPUNTAMENTI: TORINO:Venerdì 6 Giugno h.18 all'Asilo occupato per organizzare le iniziative di solidarietà con gli e le arrestate e gli indagati - Sabato 7 Giugno h.18.30 al capolinea del 3, presidio solidale sotto al carcere delle Villette - BOLOGNA: Sabato 7 Giugno all'Iqbal Masih alle 18 in via dei lapidari 13L presentazione di Olga "E' ora di liberarsi delle galere" a seguire cena vegan e concerto
MONTACUTO DI ANCONA: nel carcere un detenuto si è suicidato impiccandosi, e lo stesso giorno un altro detenuto ha tentato il suicidio ingerendo varechina e lamette da barba. - COMO: un detenuto ha ingerito corpi estranei e ha poi tentato di gettarsi da una finestra alta 10 metri dopo essere stato trasportato in ospedale. - SUICIDI: tra il 22 e il 23 maggio ci sono stati tre tentativi di suicidio uno nel carcere di Taranto, uno in quello di Foggia e uno a Castrogno di Teramo. Un ragazzo ha tentato il suicidio nel carcere di Enna e un altro nel centro diagnostico di Cagliari. Un detenuto ha cercato di suicidarsi nel carcere di Lecce e un altro in quello di Bari. nel carcere di Sollicciano una detenuta ha appiccato un incendio con il materasso e i suppellettili della sua cella. Nel carcere di Buoncammino un detenuto ha tentato di appiccare un incendio e alcuni giorni dopo ha allagato la sua cella. Sempre a Buoncammino un detenuto si è ferito ripetutamente con una lametta. - RIMINI: lunedì 19 maggio di sera una dozzina di detenuti ha protestato contro il cibo immangiabile ingerendo pile e lamette e nei giorni successivi altri detenuti hanno protestato contro le misure detentive auto-lesionandosi tutto il corpo. - BOLOGNA: due detenuti si sono auto-lesionati per protesta. - TERNI: protestano i detenuti dell'alta sicurezza per la mancanza di acqua calda opponendosi ai poliziotti quando chiudono le celle, rifiutando il passeggio e con battiture di mezz'ora all'orario dei pasti. - COSENZA: Vincenzo Sapia, soffriva di depressione ed era in cura ma è morto sabato 24 maggio dopo una colluttazione con dei carabinieri. La procura ha aperto un'inchiesta mentre la famiglia ha definito assassini i carabinieri. - POGGIO REALE: un detenuto racconta cosa sono le celle zero. celle liscie con solo una branda per dormire in cui i detenuti per punizione vengono portati, lasciati dormire nudi, svegliati di soprassalto, costretti a pulire la stanza sotto lo sguardo di un secondino che brandisce una mazza coperta di spugna per picchiare senza lasciare segni. Lui vi fu portato per una banalità dopo esser stato prelevato da una squadretta e schiaffeggiato fino ad avere un timpano perforato. - BARI: il tribunale brucia le tappe e istituisce un ufficio ad hoc per valutare le domande di messa alla prova come alternativa alla detenzione secondo la legge 67 del 2014. - GIUSEPPE UVA: nuovo inizio per l'inchiesta grazie ad una operatrice socio sanitaria dell'ospedale testimone la notte dell'arresto e della morte del giovane varesino. I capi di imputazione per due carabinieri e sei poliziotti sono omicidio preterintenzionale, abuso dei mezzi detentivi, arresto illegale e abbandono di incapace. - MASSA: richiesta di rinvio a giudizio per i 22 indagati dell'"appaltopoli" del carcere, indagine che ha portato gia a diverse condanne. Confermata dalla cassazione la condanna a due anni e sei mesi per Giuseppe Comparrone, ex direttore del carcere di Genova Ponte Decimo accusato di concussione e falso ideologico e di aver ricevuto favori sessuali da una giovane detenuta marocchina in cambio all'ammissione al lavoro esterno. - UNIONE EUROPEA: è scaduto ieri il tempo che la UE aveva concesso all'Italia per affrontare l'emergenza carceri. c'è ancora un tasso di sovraffollamento del 134,6% - TORINO: vi raccontiamo la storia di Emme. Dopo una settimana di proteste, portata avanti tramite battitura all'orario dei pasti, sotto pressione della direzione le detenute si arrendono e terminano lo sciopero, ma non Emme che da sola continua. Viene prelevata e picchiata, portata di forza nella cella di isolamento, non riuscendoci viene ammanettata e ordinato il suo trasferimento al carcere di provenienza, Vercelli
Parliamo con Erri De Luca dei movimenti del 1970 che hanno scosso il bel paese e il mondo: Ci puoi descrivere il contesto politico e sociali di quegli anni? Perché quel movimento è tramontato? Perché lo stato italiano non vuole mettere la parola fine a quella stagione che sembra compiuta? Perché nel discorso ufficiale quel periodo storico viene ridotto a guerra senza senso dichiarata da un piccolo gruppo di sanguinari? La storia è raccontata solo dai vinti, e dai perdenti? Che messaggio ti senti di mandare alle nuove generazioni?
Recensione di Ricci Limoni e caffettiere: Piccoli stratagemmi di una vita ristretta scritto da alcune recluse nel carcere di Rebibbia e distribuito regolarmente in libreria.
Parliamo di OPG con Giuseppe Bucalo presidente dell'associazione Penelope nonchè scrittore di alcuni libri sul tema antipsichiatria: Come nasce l'antipsichiatria? Come si concretizza? E' possibile curare/riabilitare con gli OPG? La sua esperienza nella "casa di rifugio d'eccezione"?
Intervista alla associazione progrè: Come nasce, quando e cosa vi ha spinto a parlare di questi temi? Quali sono stati i riscontri dei dibattiti e degli interventi che avete fatto per il progetto "fine pena mai"? C'è stato qualcosa che vi ha colpito particolarmente trattando questo tema? Avete in cantiere qualche altra iniziativa? Quali sono i vostri canali di comunicazione?
Pillole di salute: Il digiuno, parte prima.Può capitare che il detenuto debba usare il proprio corpo come strumento di lotta, ma lo sciopero della fame se condotto rispettando alcuni criteri può avere anche un valore terapeutico di depurazione ecco quindi alcuni suggerimenti per renderlo più efficace in tutti i suoi aspetti e meno pericoloso a se stessi.
Rubrica sulla repressione: Descrizione della lotta NOTAV ed intervista ad Alberto Perino risponde ad alcune domande: Perché NOTAV? Com'è la situazione ora in Val di Susa, quali sono le cose stanno facendo o vogliono fare? Parlaci della campagna del 22 Febbraio
FOGGIA: Muore in infermeria a 58 anni Salvatore Di Ceglie - VILLA ANDREINO: muore un 27enne per aver inalato il gas delle bombole per stufette in dotazione - GENOVA: un altro 27enne dopo aver tentato di dar fuoco il 26 dicembre alla sua cella ha tentato il suicidio nella stessa sezione di alta sorveglianza - IVREA: si impicca un 41enne con un cappio fatto con i sacchi dell'immondizia - ROMA, REBIBBIA: Francesco di 51 anni si è suicidato era in attesa di giudizio da luglio, doveva essere trasferito in un carcere psichiatrico - LE SUGHERE: Esiste la speranza di riapertura del caso di Marcello Lonzi morto a 30 anni nel 2003 dopo che un detenuto a testimoniato l'esistenza di celle bianche usate per pestare i detenuti - Dal primo gennaio l'azienda provinciale di Trapani a sospeso senza alcuna motivazione l'erogazione di farmaci compresi quelli generici e per HIV per i detenuti di Trapani S.Giuliano, Castel Vetrano e Favignana - SOLLICCIANO: I detenuti protestano per i materassi logori e sporchi lanciandoli nei corridoi tra l'altro allagati dalle recenti piogge. A ciò si aggiungono pareti umide, mancanza di acqua calda e riscaldamento - G8 2001: Condanne da 1 a 8 mesi da scontare ai domiciliari e senza restrizioni per l'ex capo della DIGOS di Genova, l'ex dirigente UCIGOS, l'ex capo del servizio centrale operativo poi del dipartimento centrale anticrimine, l'ex capo della polizia di Genova, gli ex capi delle squadre mobili di Firenze Viterbo e L'Aquila ed un ispettore per aver falsificato prove verbali durante il processo ma non condannabili per il pestaggio alla Diaz per prescrizione - VELLETRI: condannati 2 agenti della penitenziaria per un pestaggio nonostante il loro tentativo di insabbiamento con false relazioni - TERMINI IMERESE: Accertata la violazione dei diritti umani ma manca il nuovo garante dei detenuti e la procedura si arena - Si scopre dal giornale Il Manifesto che a Davide Manuel, già in regime di 41bis, viene vietata la lettura del libro di Umberto Eco "Il Nome della Rosa" e del "Il Manifesto" - Chiuse le aste dei bandi per la costruzione del nuovo carcere privato di Bolzano previsto dal decreto salva italia varato da Monti, si pensa alla pessima esperienza america - CIE: BOLOGNA: Il 18 dicembre la polizia carica i manifestanti che volevano scrivere nella parete esterna della struttura una frase contro la riapertura - MODENA: Definitivamente chiuso dal ministero dell'interno dopo aver rescisso il contratto con l'OASI, continuano le misure restrittive per i 3 ragazzi che a Giugno avevano partecipato ad un presidio sotto tale struttura -GRADISCA DI ISONZO: Attualmente temporaneamente chiuso, ma nonostante questo sono stati condannati 9 persone per aver vergato sulle pareti frasi per richiederne la chiusura durante una manifestazione di YA BASTA - MILANO, CORELLI: Iniziati i lavori i restauro per sanare i danni effettuati durante le rivolte dei detenuti, i fondi sono stanziati dalla prefettura - LAMPEDUSA: Svuotato il CIE, con trasferimenti e rimpatri, dopo che è uscito il video che mostrava i detenuti denudati e disinfettati nel cortile - ROMA, PONTE GALERIA: Diversi detenuti si cuciono le labbra per chiedere dignità, tempi di espulsione e rilascio più rapidi. I deputati del PD questa questa volta cavalcano l'onda dello scandalo lampedusano e appoggiano l'iniziativa "Lasciateci Entrare" - DOZZA: Firmato il protocollo tra il penitenziario e l'università di cui avevamo già parlato per aprire un polo universitario decentrato ne rimangono però escluso il femminile e l'altra sorveglianza.
Puntata n.6 di Tracce resistenti musica e info internazionaliste, realizzata per www.RadioDefault.it in collaborazione con nomads.indivia.net. Temi affrontati Mexico, Guinea Conakry
Primo dei tre dibattiti della 3gg Nomads, viene presentato un progetto di cooperazione dal basso nato a Berlino che ha progetti in Guiena Conakry e le sue radici di movimento all´XM
Presentazione del libro
“IL MARE DI MEZZO al tempo dei respingimenti”
(Infinito Edizioni, 2010)
con l’autore Gabriele Del Grande, il fondatore di Fortress Europe.
Introduce Maurizio Ricciardi (Università di Bologna, Coordinamento Migranti Bologna e Provincia)
Sant’Agostino era africano. Oggi che ne sarebbe di lui? Forse respinto in Libia. Oppure disperso in mare. O magari rinchiuso in un centro di espulsione…
Tre anni di inchieste, un viaggio tra memoria e attualità che vi farà trattenere il fiato dalla prima all’ultima pagina.
Una raccolta di testimonianze e storie che fanno la storia. La nostra storia. E quella di un Mediterraneo sempre più blindato dalla paura dell’altro.
“A noi scrittori non restano che le parole per sovvertire la realtà. Io ho scelto le parole del mio amato Mediterraneo, il Mare di Mezzo. Ho scelto le storie dei padri di Annaba e quelle dei padrini di Tunisi. Le storie delle diaspore di due ex colonie italiane come l’Eritrea e la Somalia negli anni dei respingimenti in Libia e quelle dei pescatori del Canale di Sicilia. Le storie degli italianitravirgolette che l’Italia manda via e quelle delle tante Italie nate senza fare rumore: AilatiditaliA, nelle campagne marocchine, sul delta del Nilo e nei villaggi del Burkina Faso”.
http://fortresseurope.blogspot.com/2010/03/il-mare-di-mezzo.html
Presentazione del libro
“IL MARE DI MEZZO al tempo dei respingimenti”
(Infinito Edizioni, 2010)
con l’autore Gabriele Del Grande, il fondatore di Fortress Europe.
Introduce Maurizio Ricciardi (Università di Bologna, Coordinamento Migranti Bologna e Provincia)
Sant’Agostino era africano. Oggi che ne sarebbe di lui? Forse respinto in Libia. Oppure disperso in mare. O magari rinchiuso in un centro di espulsione…
Tre anni di inchieste, un viaggio tra memoria e attualità che vi farà trattenere il fiato dalla prima all’ultima pagina.
Una raccolta di testimonianze e storie che fanno la storia. La nostra storia. E quella di un Mediterraneo sempre più blindato dalla paura dell’altro.
“A noi scrittori non restano che le parole per sovvertire la realtà. Io ho scelto le parole del mio amato Mediterraneo, il Mare di Mezzo. Ho scelto le storie dei padri di Annaba e quelle dei padrini di Tunisi. Le storie delle diaspore di due ex colonie italiane come l’Eritrea e la Somalia negli anni dei respingimenti in Libia e quelle dei pescatori del Canale di Sicilia. Le storie degli italianitravirgolette che l’Italia manda via e quelle delle tante Italie nate senza fare rumore: AilatiditaliA, nelle campagne marocchine, sul delta del Nilo e nei villaggi del Burkina Faso”.
http://fortresseurope.blogspot.com/2010/03/il-mare-di-mezzo.html
Presentazione del libro
“IL MARE DI MEZZO al tempo dei respingimenti”
(Infinito Edizioni, 2010)
con l’autore Gabriele Del Grande, il fondatore di Fortress Europe.
Introduce Maurizio Ricciardi (Università di Bologna, Coordinamento Migranti Bologna e Provincia)
Sant’Agostino era africano. Oggi che ne sarebbe di lui? Forse respinto in Libia. Oppure disperso in mare. O magari rinchiuso in un centro di espulsione…
Tre anni di inchieste, un viaggio tra memoria e attualità che vi farà trattenere il fiato dalla prima all’ultima pagina.
Una raccolta di testimonianze e storie che fanno la storia. La nostra storia. E quella di un Mediterraneo sempre più blindato dalla paura dell’altro.
“A noi scrittori non restano che le parole per sovvertire la realtà. Io ho scelto le parole del mio amato Mediterraneo, il Mare di Mezzo. Ho scelto le storie dei padri di Annaba e quelle dei padrini di Tunisi. Le storie delle diaspore di due ex colonie italiane come l’Eritrea e la Somalia negli anni dei respingimenti in Libia e quelle dei pescatori del Canale di Sicilia. Le storie degli italianitravirgolette che l’Italia manda via e quelle delle tante Italie nate senza fare rumore: AilatiditaliA, nelle campagne marocchine, sul delta del Nilo e nei villaggi del Burkina Faso”.
http://fortresseurope.blogspot.com/2010/03/il-mare-di-mezzo.html
Presentazione del libro
“IL MARE DI MEZZO al tempo dei respingimenti”
(Infinito Edizioni, 2010)
con l’autore Gabriele Del Grande, il fondatore di Fortress Europe.
Introduce Maurizio Ricciardi (Università di Bologna, Coordinamento Migranti Bologna e Provincia)
Sant’Agostino era africano. Oggi che ne sarebbe di lui? Forse respinto in Libia. Oppure disperso in mare. O magari rinchiuso in un centro di espulsione…
Tre anni di inchieste, un viaggio tra memoria e attualità che vi farà trattenere il fiato dalla prima all’ultima pagina.
Una raccolta di testimonianze e storie che fanno la storia. La nostra storia. E quella di un Mediterraneo sempre più blindato dalla paura dell’altro.
“A noi scrittori non restano che le parole per sovvertire la realtà. Io ho scelto le parole del mio amato Mediterraneo, il Mare di Mezzo. Ho scelto le storie dei padri di Annaba e quelle dei padrini di Tunisi. Le storie delle diaspore di due ex colonie italiane come l’Eritrea e la Somalia negli anni dei respingimenti in Libia e quelle dei pescatori del Canale di Sicilia. Le storie degli italianitravirgolette che l’Italia manda via e quelle delle tante Italie nate senza fare rumore: AilatiditaliA, nelle campagne marocchine, sul delta del Nilo e nei villaggi del Burkina Faso”.
http://fortresseurope.blogspot.com/2010/03/il-mare-di-mezzo.html
Presentazione del libro
“IL MARE DI MEZZO al tempo dei respingimenti”
(Infinito Edizioni, 2010)
con l’autore Gabriele Del Grande, il fondatore di Fortress Europe.
Introduce Maurizio Ricciardi (Università di Bologna, Coordinamento Migranti Bologna e Provincia)
Sant’Agostino era africano. Oggi che ne sarebbe di lui? Forse respinto in Libia. Oppure disperso in mare. O magari rinchiuso in un centro di espulsione…
Tre anni di inchieste, un viaggio tra memoria e attualità che vi farà trattenere il fiato dalla prima all’ultima pagina.
Una raccolta di testimonianze e storie che fanno la storia. La nostra storia. E quella di un Mediterraneo sempre più blindato dalla paura dell’altro.
“A noi scrittori non restano che le parole per sovvertire la realtà. Io ho scelto le parole del mio amato Mediterraneo, il Mare di Mezzo. Ho scelto le storie dei padri di Annaba e quelle dei padrini di Tunisi. Le storie delle diaspore di due ex colonie italiane come l’Eritrea e la Somalia negli anni dei respingimenti in Libia e quelle dei pescatori del Canale di Sicilia. Le storie degli italianitravirgolette che l’Italia manda via e quelle delle tante Italie nate senza fare rumore: AilatiditaliA, nelle campagne marocchine, sul delta del Nilo e nei villaggi del Burkina Faso”.
http://fortresseurope.blogspot.com/2010/03/il-mare-di-mezzo.html
Presentazione del libro
“IL MARE DI MEZZO al tempo dei respingimenti”
(Infinito Edizioni, 2010)
con l’autore Gabriele Del Grande, il fondatore di Fortress Europe.
Introduce Maurizio Ricciardi (Università di Bologna, Coordinamento Migranti Bologna e Provincia)
Sant’Agostino era africano. Oggi che ne sarebbe di lui? Forse respinto in Libia. Oppure disperso in mare. O magari rinchiuso in un centro di espulsione…
Tre anni di inchieste, un viaggio tra memoria e attualità che vi farà trattenere il fiato dalla prima all’ultima pagina.
Una raccolta di testimonianze e storie che fanno la storia. La nostra storia. E quella di un Mediterraneo sempre più blindato dalla paura dell’altro.
“A noi scrittori non restano che le parole per sovvertire la realtà. Io ho scelto le parole del mio amato Mediterraneo, il Mare di Mezzo. Ho scelto le storie dei padri di Annaba e quelle dei padrini di Tunisi. Le storie delle diaspore di due ex colonie italiane come l’Eritrea e la Somalia negli anni dei respingimenti in Libia e quelle dei pescatori del Canale di Sicilia. Le storie degli italianitravirgolette che l’Italia manda via e quelle delle tante Italie nate senza fare rumore: AilatiditaliA, nelle campagne marocchine, sul delta del Nilo e nei villaggi del Burkina Faso”.
http://fortresseurope.blogspot.com/2010/03/il-mare-di-mezzo.html
Presentazione del libro
“IL MARE DI MEZZO al tempo dei respingimenti”
(Infinito Edizioni, 2010)
con l’autore Gabriele Del Grande, il fondatore di Fortress Europe.
Introduce Maurizio Ricciardi (Università di Bologna, Coordinamento Migranti Bologna e Provincia)
Sant’Agostino era africano. Oggi che ne sarebbe di lui? Forse respinto in Libia. Oppure disperso in mare. O magari rinchiuso in un centro di espulsione…
Tre anni di inchieste, un viaggio tra memoria e attualità che vi farà trattenere il fiato dalla prima all’ultima pagina.
Una raccolta di testimonianze e storie che fanno la storia. La nostra storia. E quella di un Mediterraneo sempre più blindato dalla paura dell’altro.
“A noi scrittori non restano che le parole per sovvertire la realtà. Io ho scelto le parole del mio amato Mediterraneo, il Mare di Mezzo. Ho scelto le storie dei padri di Annaba e quelle dei padrini di Tunisi. Le storie delle diaspore di due ex colonie italiane come l’Eritrea e la Somalia negli anni dei respingimenti in Libia e quelle dei pescatori del Canale di Sicilia. Le storie degli italianitravirgolette che l’Italia manda via e quelle delle tante Italie nate senza fare rumore: AilatiditaliA, nelle campagne marocchine, sul delta del Nilo e nei villaggi del Burkina Faso”.
http://fortresseurope.blogspot.com/2010/03/il-mare-di-mezzo.html
Presentazione del libro
“IL MARE DI MEZZO al tempo dei respingimenti”
(Infinito Edizioni, 2010)
con l’autore Gabriele Del Grande, il fondatore di Fortress Europe.
Introduce Maurizio Ricciardi (Università di Bologna, Coordinamento Migranti Bologna e Provincia)
Sant’Agostino era africano. Oggi che ne sarebbe di lui? Forse respinto in Libia. Oppure disperso in mare. O magari rinchiuso in un centro di espulsione…
Tre anni di inchieste, un viaggio tra memoria e attualità che vi farà trattenere il fiato dalla prima all’ultima pagina.
Una raccolta di testimonianze e storie che fanno la storia. La nostra storia. E quella di un Mediterraneo sempre più blindato dalla paura dell’altro.
“A noi scrittori non restano che le parole per sovvertire la realtà. Io ho scelto le parole del mio amato Mediterraneo, il Mare di Mezzo. Ho scelto le storie dei padri di Annaba e quelle dei padrini di Tunisi. Le storie delle diaspore di due ex colonie italiane come l’Eritrea e la Somalia negli anni dei respingimenti in Libia e quelle dei pescatori del Canale di Sicilia. Le storie degli italianitravirgolette che l’Italia manda via e quelle delle tante Italie nate senza fare rumore: AilatiditaliA, nelle campagne marocchine, sul delta del Nilo e nei villaggi del Burkina Faso”.
http://fortresseurope.blogspot.com/2010/03/il-mare-di-mezzo.html
Contributo di Rafia, ass.ne Sopra i Ponti, Mina ass.ne Donne Tamounte (Aglou,marocco), Fathima ass.ne Tafraute (Akka, Marocco), Consuelo Viaggi e Miraggi onlus
Ballata per una morte bianca, scritto e interpretato da Stefano Seproni (collaborazione alla regia di Claudio Beghelli), con Ljuba De Angelis, Eros Lancianese e Filippo Brandimarte; luci e fotografie di Luca Mennon. Lo spettacolo prende le mosse da un fatto di cronaca: un operaio perde la vita sul posto di lavoro. Questo doloroso episodio, uno dei molti che si verificano quotidianamente in Italia (nel nostro Paese, ogni anno, si contano più di mille incidenti mortali sul lavoro), diventa il tema centrale di un ‘monologo a più voci’ dal quale emerge il drammatico ritratto di uomini che lavoravano per vivere e che, a causa del lavoro, hanno sacrificato la vita. Lo spettacolo ha già fatto più di 40 date in tutta Italia.
Le connessioni tra precarietà e sicurezza: il lavoratore su breve termine rischia spesso di più e al contrario non “vale la pena” investire sulla sua tutela. Il caso del porto di Ravenna.
La sicurezza per le categorie di lavoratori tradizionalmente non considerate a rischio, come gli ambienti scolastici e le residenze protette o i ruoli da operatori sociali. L’estensione del concetto di sicurezza alla salute sul lungo periodo e a forme di malattie professionali non riconosciute, quali il burn out per gli educatori.
Si parla della Dozza, della situazione di altri carceri fuori dall'italia, uccisioni, torture e di brutalità all'interno dei penitenziari, discussione sul tema: dentro e fuori le carceri - quarta parte
Aggiornamenti sulla situazione in Val di Susa, per impedire la costruzione della linea ferroviaria ad alta velocità. Ultimi fatti di gennaio-febbraio-marzo 2010