come sentiamo, rappresentiamo , vediamo l'audio
Analogies between info security and body feeling and emotion
in onda su radio default, Marzo 2013
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maxigas
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Espana, Catalunia, Barcelona, Calafou, Hackafou
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2012-10-13
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sabado
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software libre, hacktivism, server, security, cryptography, best practices,
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a social contract between activist server providers and users
Come le storie si adattano ai personaggi e viceversa. Il teatro è educativo? Continuano le domande dal pubblico..
Qunato le marionette hanno un'anima indipendente da chi le muove? ci sono temi diversi dettati proprio dallo strumento usato?
Differenze fisiche e stilistiche tra marionette, burattini, maschere e pupi siciliani.
Numerosi insegnanti, animatori, psicologi e medici si interessano alle loro proprietà. Questo primo volume di Mariano Dolci, in dialogo con Vito Minoia, è dedicato alle utilizzazioni nel mondo dell’educazione. Quanto esposto nel testo è frutto di una lunga esperienza personale a contatto diretto con bambini ed educatori, principalmente nelle scuole di Reggio Emilia.
Tavola rotonda che si propone di mettere al centro della discussione i cambiamenti del settore editoriale avvenuti negli ultimi anni e le condizioni di lavoro di chi vi opera in modo spesso precario e senza tutele.
Tre brani scelti, che raccontano la precarietà nell'editoria. Estratti dal sito di ReRePre
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Mario Guaraldi
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Modo info shop via mascarella 24/b - Bologna
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2010-03-26
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Fuori Fiera
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giornalismo, lavoro precario, editoria, ReRePre, Rete dei Redattori Precari, Modo Info Shop, traduttori, sindacalismo, passi precari, AIE, editori
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Attraverso le testimonianze dei soggetti invitati (giornalisti, editori, traduttori, sindacalisti, scrittori e lavoratori precari) cercheremo di capire quali sono i meccanismi che hanno portato a pensare che l’esternalizzazione selvaggia, la mancata crescita professionale, l’intermittenza del lavoro e l’inadeguatezza delle retribuzioni siano l’unico mezzo per far sì che l’editoria italiana resti in piedi.
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Sandra Biondo
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Modo info shop via mascarella 24/b - Bologna
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2010-03-26
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Fuori Fiera
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giornalismo, lavoro precario, editoria, ReRePre, Rete dei Redattori Precari, Modo Info Shop, traduttori, sindacalismo, passi precari, AIE, editori
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Attraverso le testimonianze dei soggetti invitati (giornalisti, editori, traduttori, sindacalisti, scrittori e lavoratori precari) cercheremo di capire quali sono i meccanismi che hanno portato a pensare che l’esternalizzazione selvaggia, la mancata crescita professionale, l’intermittenza del lavoro e l’inadeguatezza delle retribuzioni siano l’unico mezzo per far sì che l’editoria italiana resti in piedi.
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Luigi Bernardi
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Modo info shop via mascarella 24/b - Bologna
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2010-03-26
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Fuori Fiera
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giornalismo, lavoro precario, editoria, ReRePre, Rete dei Redattori Precari, Modo Info Shop, traduttori, sindacalismo, passi precari, AIE, editori
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Attraverso le testimonianze dei soggetti invitati (giornalisti, editori, traduttori, sindacalisti, scrittori e lavoratori precari) cercheremo di capire quali sono i meccanismi che hanno portato a pensare che l’esternalizzazione selvaggia, la mancata crescita professionale, l’intermittenza del lavoro e l’inadeguatezza delle retribuzioni siano l’unico mezzo per far sì che l’editoria italiana resti in piedi.
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Simona Bagalà, Francesca Bovone
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Modo info shop via mascarella 24/b - Bologna
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2010-03-26
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Fuori Fiera
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giornalismo, lavoro precario, editoria, ReRePre, Rete dei Redattori Precari, Modo Info Shop, traduttori, sindacalismo, passi precari, AIE
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Risposta al comunicato per l' assenza dell' associazione editori (AIE) e racconti dal vero di due redattrici: le loro esperienze lavorative e contrattuali.
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Alessio Festi
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Modo info shop via mascarella 24/b - Bologna
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2010-03-26
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Fuori Fiera
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giornalismo, lavoro precario, editoria, ReRePre, Rete dei Redattori Precari, Modo Info Shop, traduttori, sindacalismo, passi precari, AIE, editori
[8.5 MB
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Attraverso le testimonianze dei soggetti invitati (giornalisti, editori, traduttori, sindacalisti, scrittori e lavoratori precari) cercheremo di capire quali sono i meccanismi che hanno portato a pensare che l’esternalizzazione selvaggia, la mancata crescita professionale, l’intermittenza del lavoro e l’inadeguatezza delle retribuzioni siano l’unico mezzo per far sì che l’editoria italiana resti in piedi.
Nove reportage inediti. Nove storie da quell’arcipelago metropolitano che è Napoli. Ritratti di gruppo e singole vite: gli africani vittime del clan dei Casalesi, gli operai in cassa integrazione di Pomigliano, gli attori di strada di Gomorra, il parcheggiatore abusivo di piazza Mercato, il tredicenne suicida di Villaricca, l’operaio del depuratore di Cuma, il ragazzo che insegna italiano ai cinesi, il medico dell’ex manicomio di Aversa, l’agronomo che sfida i “vampiri” del territorio campano. E due storie disegnate. Vicende, luoghi e persone riscattati dai risvolti della cronaca, narrati in modo da ricostruire il passato accanto al presente, per svelare dettagli di cui nessuno ci aveva mai parlato. Sangue amaro è il secondo annuario prodotto dalla redazione di «Napoli Monitor», mensile indipendente di cronache, inchieste, reportage e disegni.
Nove reportage inediti. Nove storie da quell’arcipelago metropolitano che è Napoli. Ritratti di gruppo e singole vite: gli africani vittime del clan dei Casalesi, gli operai in cassa integrazione di Pomigliano, gli attori di strada di Gomorra, il parcheggiatore abusivo di piazza Mercato, il tredicenne suicida di Villaricca, l’operaio del depuratore di Cuma, il ragazzo che insegna italiano ai cinesi, il medico dell’ex manicomio di Aversa, l’agronomo che sfida i “vampiri” del territorio campano. E due storie disegnate. Vicende, luoghi e persone riscattati dai risvolti della cronaca, narrati in modo da ricostruire il passato accanto al presente, per svelare dettagli di cui nessuno ci aveva mai parlato. Sangue amaro è il secondo annuario prodotto dalla redazione di «Napoli Monitor», mensile indipendente di cronache, inchieste, reportage e disegni.
Si inizia: lettura di un brano del libro
Estratto breve, ma significativo della presentazione
Sono stati condannati a tre anni e sei mesi i quattro poliziotti accusati per l'omicidio di Federico Aldrovandi. All'alba del 25 settembre del 2005, un diciottenne muore a Ferrara, pochi minuti dopo essere stato fermato dalla polizia.
La storia di Federico Aldrovandi sarebbe semplicemente questa, se una madre veramente coraggiosa non avesse aperto un blog per battersi per una giustizia negata. Da quel blog e da un lavoro di inchiesta di tre anni nasce Zona del silenzio. Un romanzo a fumetti che utilizza questo «normale» episodio di tragica violenza tutto italiano per raccontare una piccola storia di resistenza e di amicizia. Quella di un giornalista e un giovane studente che si mettono in cerca della verità sulla morte di Federico, e che finiranno per scoprire molto anche su loro stessi.
La storia del giovane Federico Aldrovandi, morto in un episodio di tragica violenza, e la battaglia di una madre coraggiosa per avere giustizia, raccontati in un fumetto dove i protagonisti sono rappresentati come animali antropomorfi.
La compagnia fantasma interpreta un proprio brano
Defcon X è una storia in cui i personaggi cercano una possibile via d'uscita alla paranoia collettiva o, al contrario, la sposano definitivamente, una storia che riflette sulle angosce reali o presunte del mondo in cui viviamo.
Defcon X è una storia in cui i personaggi cercano una possibile via d'uscita alla paranoia collettiva o, al contrario, la sposano definitivamente, una storia che riflette sulle angosce reali o presunte del mondo in cui viviamo.
Racconti un po sparsi degli anni 70-80 a Bologna
Estratto breve per capire di che si parla
Oggetti smarriti sono frasi, racconti, avventure, occasioni, protocolli di esperienza, alcuni recentissimi, altri remoti. Hanno in comune, oltre a una scrittura ibrida, tra il documentario e la finzione, il sentimento di essere perduti
Oggetti smarriti sono frasi, racconti, avventure, occasioni, protocolli di esperienza, alcuni recentissimi, altri remoti. Hanno in comune, oltre a una scrittura ibrida, tra il documentario e la finzione, il sentimento di essere perduti
Oggetti smarriti sono frasi, racconti, avventure, occasioni, protocolli di esperienza, alcuni recentissimi, altri remoti. Hanno in comune, oltre a una scrittura ibrida, tra il documentario e la finzione, il sentimento di essere perduti
Se non fosse che ha gettato via il manoscritto di un libro che nessuno ha letto e che indagherebbe sull’ultima delle Grandi Opere del Presidente; che c’è la guerra del Golfo, la Yakuza sbarca a Parigi Est e le banche si scontrano in Rue de la Cloche. Se non fosse che alle Presses de France gli intrighi dei capoccia valgono un bombardamento chirurgico. Se non fosse che Juliette è sparita in un buco nero e che fioccano i morti. Perché Léon ha incontrato Emile K., l’ex superpoliziotto, e allora, come nel Golfo, tutto rientrerà nell’ordine, ma non nell’ordine previsto.
Estratto dalla presentazione di Rue de la Cloche con Serge Quadruppani e Wu Ming
Se non fosse che ha gettato via il manoscritto di un libro che nessuno ha letto e che indagherebbe sull’ultima delle Grandi Opere del Presidente; che c’è la guerra del Golfo, la Yakuza sbarca a Parigi Est e le banche si scontrano in Rue de la Cloche. Se non fosse che alle Presses de France gli intrighi dei capoccia valgono un bombardamento chirurgico. Se non fosse che Juliette è sparita in un buco nero e che fioccano i morti. Perché Léon ha incontrato Emile K., l’ex superpoliziotto, e allora, come nel Golfo, tutto rientrerà nell’ordine, ma non nell’ordine previsto.
L'uomo è analogico, la macchina è digitale; in mezzo, l'interfaccia utente. Un percorso catastrofico-storico-tematico sulle interfacce uomo-macchina, dalla address bar del browser all'indicatore della valvola PORV di Three Mile Island, dalla teiera del masochista a “rm -rf . /”. C'è speranza? c'è speranza. Bonus feature: PGP è morto e anch'io non mi sento molto bene - piccola rassegna della cronica inusabilità degli strumenti di difesa della privacy