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mezzoradaria, radio città fujiko
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italia, emilia romagna, bologna
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2014-11-13
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s03p06
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mezzoradaria, cassazione, custodia cautelare, carcere, OPG, psichiatria, riconversione, internamento, pregiudizio, Stefano Cucchi, stato, assoluzione, morte,
[3.9 MB
| 3 mins, 37 secs
| 160 kbps]
- audio [vorbis
| 2ch
| 44100kHz]
GIUSTIZIA: La cassazione ribadisce a seguito del decreto 92 del 26 giugno 2014 che non può essere applicata o mantenuta la misura della custodia cautelare in carcere se la pena da infliggere è inferiore ai 3 anni - O.P.G: sembra che allo scadere del 31 marzo 2015 nessuna regione sarà pronta a chiudere gli ospedali psichiatrici giudiziari. Si prevedono proroghe ma spunta nella discussione l'idea della riconversione. Il governo dice che provvederà, come per il decreto precedente, ad emanare delle norme atte a disincentivare il ricorso all'internamento, rendere più celeri le procedure amministrative negli enti locali e che si cercherà di lavorare per contrastare il pregiudizio nei confronti degli internati ma non ancora non si sono visti progetti - MORTI DI STATO: La settimana scorsa tutt'Italia s'è indignata per il caso Cucchi, ci preme però ricordare a costoro che questo caso è la norma e che sono tanti i casi simili che attendono giustizia: Giuseppe Uva, il cui processo appena incominciato rischia la prescrizione, Marcello Lonzi, Mauro Fedele, Manuel Eliantonio, Gianluca Frani un paraplegico che dagli atti si sarebbe impiccato e Francesco Mastrogiovanni sottoposto a TSO e ucciso sul letto di contenzione - BOLOGNA: sconto di pena di 81 giorni con liberazione anticipata per un detenuto per le condizioni disumane e degradanti del contesto in cui si era trovato a vivere la detenzione - ARGENTINA, Cruz De Leche: Dal 21 ottobre 45 prigionieri della sezione 1 hanno incominciato uno sciopero della fame per denunciare le inumane condizioni di sopravvivenza su cui la direzione del carcere non ha intenzione di intervenire, in particolare le istanze maggiormente sostenute sono l'avvicinamento ai propri luoghi di origine, le associazioni dei parenti dei detenuti denunciano anche l'oltraggio sistematico da parte delle guardie che costringono al divieto arbitrario di far entrare gli alimenti portati al detenuto e il denudamento integrale con ispezione oculare degli orifizi. Infine le modalità di sanzione a cui vengono sottoposti i prigionieri che consistono nel essere legati alla sedia o al letto 23 ore al giorno.