Un piccolo grande personaggio che tutti conoscono ma in cui pochi si ritrovano. Burattino, aspirante bambino desideroso di libertà e poco incline alla fatica. Un racconto puro e per questo eterno. Perché, perché, perché sono un monello / Perché, perché, perché son senza cuore né cervello / Perché son libero e giocondo / Perché, perché son nato giramondo / Perché, perché non voglio andare a scuola / Perché, perché dai libri non imparo una parola / Perché la vita è tanto bella / Eppur si sa non tutto il mondo balla / A tutti questi cento e più perché, perché / Io cerco una risposta anche per te / E urlano, strillano, corrono, mi vogliono ubbidiente, / Docile, vinto e come un burattino / Mi vorrebbero guidar / è vietato schiamazzar, è proibito brontolar / Il bambino ha da ubbidir, fare i compiti e studiar / Lo so, lo so, lo so sono monello / Lo so, lo so, lo so son senza cuore né cervello / Lo so, son proprio un giramondo / Eppur non so piegarmi a questo mondo / Io scappo e mi ribello sai perché, perché? / Perché sono un bambino come te / E spiegalo, diglielo, cantalo, che scoppi il finimondo / Urlalo, strillalo, la vita è tanto bella / E la vorrei goder / Basta poco per campar, che m'importa di studiar / Non si può solo ubbidir, voglio vivere e capir / Lo so, lo so, lo so sono monello / Lo so, lo so, lo so son senza cuore né cervello / Lo so, son proprio un giramondo / Eppur non so piegarmi a questo mondo / Lo so, lo so, lo so sono monello / Lo so, lo so, lo so son senza cuore né cervello / Lo so, son proprio un giramondo / Eppur non so piegarmi a questo mondo