"a project around the black music: work songs, blues and traditons of the origins"
Un duo esclusivo, batteria e voce. Nuovo progetto del poliedrico batterista e compositore siciliano Francesco Cusa con la vocalist Gaia Mattiuzzi, grandi doti vocali e straordinaria sensibilità.
Rielabora canti di tradizione arcaica africana pescati tra i reperti di Alan Lomax. Una musica ricca e intensa oltre i limiti della vocalità ampiamente modulata dalla Mattiuzzi e dal sofisticato drumming di Cusa.
Entrambi riescono ad intingere elementi basilari della cultura africana e innovativi del jazz che trovano nell'improvvisazione il veicolo ideale per rivelarsi.
Un canto che si fa strazio, grido, sofferenza, gioia, tenerezza.
"a project around the black music: work songs, blues and traditons of the origins"
Un duo esclusivo, batteria e voce. Nuovo progetto del poliedrico batterista e compositore siciliano Francesco Cusa con la vocalist Gaia Mattiuzzi, grandi doti vocali e straordinaria sensibilità.
Rielabora canti di tradizione arcaica africana pescati tra i reperti di Alan Lomax. Una musica ricca e intensa oltre i limiti della vocalità ampiamente modulata dalla Mattiuzzi e dal sofisticato drumming di Cusa.
Entrambi riescono ad intingere elementi basilari della cultura africana e innovativi del jazz che trovano nell'improvvisazione il veicolo ideale per rivelarsi.
Un canto che si fa strazio, grido, sofferenza, gioia, tenerezza.
Parole, suoni, immagini, autoprodotte, autocoscienti, lungo una vita, frammenti di bellezza:
Antonietta Laterza conversa con Pino de March di frammentati ritrovati erotici, alfabeti sottratti alle mute urlate banalizzate trasgressioni a partire dalla sua raccolta di poesie PEPPERMONAPUPPIS, ovvero Piccantissima Gnocca Escatologica.
Antonietta Laterza si definisce “diversamente abile come tutti” e si batte da sempre per una nuova identità della donna portatrice di valori contro le barriere fisiche e culturali.
Suona la chitarra e ha al suo attivo quattro CD: Alle sorelle ritrovate, Le belle signore, Donne a Marrakech e Sirene.
Disegna, scrive racconti di cronaca onirica, colleziona abiti strani.
Ha fondato l’Associazione SIRENA PROJECT – Arte e Diversità – Ha organizzato nel 2000 la rassegna di teatro sociale “SuperAbiliCelebration”.
Nel 2007 la svolta nel teatro per il quale ha scritto e diretto il musical “PepperMonaPuppis”.
La drammaturgia si sviluppa dall’interazione di Antonietta e del suo doppio trasgressivo, Mona che attraverso un viaggio astrale sull’asteroide Eros scopre la libertà senza limiti. La protagonista che si definisce libera, liberale, libertaria e libertina, inseguirà percorsi di guarigione dagli esiti imprevedibili!
"a project around the black music: work songs, blues and traditons of the origins"
Un duo esclusivo, batteria e voce. Nuovo progetto del poliedrico batterista e compositore siciliano Francesco Cusa con la vocalist Gaia Mattiuzzi, grandi doti vocali e straordinaria sensibilità.
Rielabora canti di tradizione arcaica africana pescati tra i reperti di Alan Lomax. Una musica ricca e intensa oltre i limiti della vocalità ampiamente modulata dalla Mattiuzzi e dal sofisticato drumming di Cusa.
Entrambi riescono ad intingere elementi basilari della cultura africana e innovativi del jazz che trovano nell'improvvisazione il veicolo ideale per rivelarsi.
Un canto che si fa strazio, grido, sofferenza, gioia, tenerezza.
"a project around the black music: work songs, blues and traditons of the origins"
Un duo esclusivo, batteria e voce. Nuovo progetto del poliedrico batterista e compositore siciliano Francesco Cusa con la vocalist Gaia Mattiuzzi, grandi doti vocali e straordinaria sensibilità.
Rielabora canti di tradizione arcaica africana pescati tra i reperti di Alan Lomax. Una musica ricca e intensa oltre i limiti della vocalità ampiamente modulata dalla Mattiuzzi e dal sofisticato drumming di Cusa.
Entrambi riescono ad intingere elementi basilari della cultura africana e innovativi del jazz che trovano nell'improvvisazione il veicolo ideale per rivelarsi.
Un canto che si fa strazio, grido, sofferenza, gioia, tenerezza.
"a project around the black music: work songs, blues and traditons of the origins"
Un duo esclusivo, batteria e voce. Nuovo progetto del poliedrico batterista e compositore siciliano Francesco Cusa con la vocalist Gaia Mattiuzzi, grandi doti vocali e straordinaria sensibilità.
Rielabora canti di tradizione arcaica africana pescati tra i reperti di Alan Lomax. Una musica ricca e intensa oltre i limiti della vocalità ampiamente modulata dalla Mattiuzzi e dal sofisticato drumming di Cusa.
Entrambi riescono ad intingere elementi basilari della cultura africana e innovativi del jazz che trovano nell'improvvisazione il veicolo ideale per rivelarsi.
Un canto che si fa strazio, grido, sofferenza, gioia, tenerezza.
"a project around the black music: work songs, blues and traditons of the origins"
Un duo esclusivo, batteria e voce. Nuovo progetto del poliedrico batterista e compositore siciliano Francesco Cusa con la vocalist Gaia Mattiuzzi, grandi doti vocali e straordinaria sensibilità.
Rielabora canti di tradizione arcaica africana pescati tra i reperti di Alan Lomax. Una musica ricca e intensa oltre i limiti della vocalità ampiamente modulata dalla Mattiuzzi e dal sofisticato drumming di Cusa.
Entrambi riescono ad intingere elementi basilari della cultura africana e innovativi del jazz che trovano nell'improvvisazione il veicolo ideale per rivelarsi.
Un canto che si fa strazio, grido, sofferenza, gioia, tenerezza.
Parole, suoni, immagini, autoprodotte, autocoscienti, lungo una vita, frammenti di bellezza:
Antonietta Laterza conversa con Pino de March di frammentati ritrovati erotici, alfabeti sottratti alle mute urlate banalizzate trasgressioni a partire dalla sua raccolta di poesie PEPPERMONAPUPPIS, ovvero Piccantissima Gnocca Escatologica.
Antonietta Laterza si definisce “diversamente abile come tutti” e si batte da sempre per una nuova identità della donna portatrice di valori contro le barriere fisiche e culturali.
Suona la chitarra e ha al suo attivo quattro CD: Alle sorelle ritrovate, Le belle signore, Donne a Marrakech e Sirene.
Disegna, scrive racconti di cronaca onirica, colleziona abiti strani.
Ha fondato l’Associazione SIRENA PROJECT – Arte e Diversità – Ha organizzato nel 2000 la rassegna di teatro sociale “SuperAbiliCelebration”.
Nel 2007 la svolta nel teatro per il quale ha scritto e diretto il musical “PepperMonaPuppis”.
La drammaturgia si sviluppa dall’interazione di Antonietta e del suo doppio trasgressivo, Mona che attraverso un viaggio astrale sull’asteroide Eros scopre la libertà senza limiti. La protagonista che si definisce libera, liberale, libertaria e libertina, inseguirà percorsi di guarigione dagli esiti imprevedibili!
Parole, suoni, immagini, autoprodotte, autocoscienti, lungo una vita, frammenti di bellezza:
Antonietta Laterza conversa con Pino de March di frammentati ritrovati erotici, alfabeti sottratti alle mute urlate banalizzate trasgressioni a partire dalla sua raccolta di poesie PEPPERMONAPUPPIS, ovvero Piccantissima Gnocca Escatologica.
Antonietta Laterza si definisce “diversamente abile come tutti” e si batte da sempre per una nuova identità della donna portatrice di valori contro le barriere fisiche e culturali.
Suona la chitarra e ha al suo attivo quattro CD: Alle sorelle ritrovate, Le belle signore, Donne a Marrakech e Sirene.
Disegna, scrive racconti di cronaca onirica, colleziona abiti strani.
Ha fondato l’Associazione SIRENA PROJECT – Arte e Diversità – Ha organizzato nel 2000 la rassegna di teatro sociale “SuperAbiliCelebration”.
Nel 2007 la svolta nel teatro per il quale ha scritto e diretto il musical “PepperMonaPuppis”.
La drammaturgia si sviluppa dall’interazione di Antonietta e del suo doppio trasgressivo, Mona che attraverso un viaggio astrale sull’asteroide Eros scopre la libertà senza limiti. La protagonista che si definisce libera, liberale, libertaria e libertina, inseguirà percorsi di guarigione dagli esiti imprevedibili!
Parole, suoni, immagini, autoprodotte, autocoscienti, lungo una vita, frammenti di bellezza:
Antonietta Laterza conversa con Pino de March di frammentati ritrovati erotici, alfabeti sottratti alle mute urlate banalizzate trasgressioni a partire dalla sua raccolta di poesie PEPPERMONAPUPPIS, ovvero Piccantissima Gnocca Escatologica.
Antonietta Laterza si definisce “diversamente abile come tutti” e si batte da sempre per una nuova identità della donna portatrice di valori contro le barriere fisiche e culturali.
Suona la chitarra e ha al suo attivo quattro CD: Alle sorelle ritrovate, Le belle signore, Donne a Marrakech e Sirene.
Disegna, scrive racconti di cronaca onirica, colleziona abiti strani.
Ha fondato l’Associazione SIRENA PROJECT – Arte e Diversità – Ha organizzato nel 2000 la rassegna di teatro sociale “SuperAbiliCelebration”.
Nel 2007 la svolta nel teatro per il quale ha scritto e diretto il musical “PepperMonaPuppis”.
La drammaturgia si sviluppa dall’interazione di Antonietta e del suo doppio trasgressivo, Mona che attraverso un viaggio astrale sull’asteroide Eros scopre la libertà senza limiti. La protagonista che si definisce libera, liberale, libertaria e libertina, inseguirà percorsi di guarigione dagli esiti imprevedibili!
"a project around the black music: work songs, blues and traditons of the origins"
Un duo esclusivo, batteria e voce. Nuovo progetto del poliedrico batterista e compositore siciliano Francesco Cusa con la vocalist Gaia Mattiuzzi, grandi doti vocali e straordinaria sensibilità.
Rielabora canti di tradizione arcaica africana pescati tra i reperti di Alan Lomax. Una musica ricca e intensa oltre i limiti della vocalità ampiamente modulata dalla Mattiuzzi e dal sofisticato drumming di Cusa.
Entrambi riescono ad intingere elementi basilari della cultura africana e innovativi del jazz che trovano nell'improvvisazione il veicolo ideale per rivelarsi.
Un canto che si fa strazio, grido, sofferenza, gioia, tenerezza.
"a project around the black music: work songs, blues and traditons of the origins"
Un duo esclusivo, batteria e voce. Nuovo progetto del poliedrico batterista e compositore siciliano Francesco Cusa con la vocalist Gaia Mattiuzzi, grandi doti vocali e straordinaria sensibilità.
Rielabora canti di tradizione arcaica africana pescati tra i reperti di Alan Lomax. Una musica ricca e intensa oltre i limiti della vocalità ampiamente modulata dalla Mattiuzzi e dal sofisticato drumming di Cusa.
Entrambi riescono ad intingere elementi basilari della cultura africana e innovativi del jazz che trovano nell'improvvisazione il veicolo ideale per rivelarsi.
Un canto che si fa strazio, grido, sofferenza, gioia, tenerezza.